Come si sa ormai l’estate è finita proprio in questi giorni. Per molte persone settembre coincide con il pieno ritorno alla normalità, anche se anche in questo mese c’è chi decide di prendersi le ferie. Ma ormai è la metà del mese, e quasi tutti i bambini e ragazzi in questi giorni sono tornati anche a scuola. Quest’anno si prevede un anno molto particolare, specialmente il prossimo inverno, quando si faranno sentire gli effetti della crisi economica e del gas provocati dalle ostilità tra Ucraina e Russia.
Per gli italiani si sa, questo che sta per arrivare, almeno fino alla prossima primavera, non sarà un inverno facile. E addirittura c’è una notizia che riguarda le scuole paritarie, sia materne che asili nido, che se la situazione dovesse continuare a rimanere quella che è, rischiano davvero grosso. Vediamo che cosa sta succedendo, qualcosa di davvero inaspettato.
Istruzione a rischio
Da quanto si apprende dal sito ToscanaOggi, le scuole paritaria, sia materne che dell’infanzia, rischiano di chiudere nel giro di qualche mese se il Governo continua ad ignorare “la richiesta di aiuto da parte delle novemila realtà educative associate alla FISM, la Federazione Italiana Scuole Materne, frequentate nel nostro Paese da circa 500.000 bambini in età da Zero a Sei anni” – questo il grido d’allarme lanciato dal presidente nazionale della FISM Giampiero Redaelli.
Da quanto si apprende dalle parole del presidente FISM, l’associazione aveva chiesto un emendamento specifico in vista della conversione in legge del decreto sostegni bis. “Ora le scuole non intendono più gravare sulle famiglie, sulle quali ricadrebbe l’inevitabile aumento dei costi riguardanti il rincaro delle bollette energetiche e gli aumenti provocati dall’inflazione” – così continua Redaelli.
Insomma la situazione è molto seria e la FISM si augura che venga risolta al più presto, e che magari il prossimo Governo che si dovrebbe formare nei giorni successivi al 25 settembre prenda in seria considerazione la situazione delle scuole paritarie. In tutta Italia in queste ore le migliaia di scuole Fism sono state sollecitate a promuove e attivare iniziative per richiamare l’attenzione sul rischio concreto di chiusura.