Bimbo di 6 anni spara e uccide la sorellina di 5, arrestati i genitori (2 / 2)

Negli Stati Uniti, in Indiana, esattamente a Muncie, un bimbo di 6 anni ha sparato accidentalmente alla sua sorellina di soli 5 anni e il colpo esploso, seppur non volendolo, ha ucciso la piccola. La stampa locale che, per prima, ha diffuso la notizia, tra l’incredulità e la disperazione dell’intera comunità e di moltissimi utenti che hanno iniziato ad inondare di commenti pesanti i genitori, ha precisato che il padre e la madre del bambino sono finiti in manette per condotta negligente.

La tragedia si è consumata a luglio di quest’anno, quando il bimbo, nel giocare con un’arma, ha colpito la sorellina alla testa. Dopo la richiesta d’aiuto lanciata dai genitori, i soccorritori, che hanno raggiunto l’abitazione in cui è avvenuto l’incidente mortale, si sono trovati di fronte una scena agghiacciante. La povera vittima aveva una pallottola  in testa ed era  agonizzante.  Hanno fatto l’impossibile, in quella corsa disperata verso l’IU Health Ball Memorial Hospital. Lì, purtroppo, i medici non hanno potuto far altro che comunicare ai familiari la notizia peggiore che dei genitori potessero sentirsi dire: la loro bambina non ce l’ha fatta e ne è stato constatato il decesso per via della profonda ferita da arma da fuoco. Ovviamente gli agenti hanno subito interrogato il padre e la madre della vittima, al fine di ricostruire i minuti precedenti la tragedia.

Il 28enne Jacob Greyson, padre della piccola morta, ha dichiarato che il figlio ha preso una delle due pistole che deteneva regolarmente all’interno della cassaforte e che era carica, esplodendo il colpo sulla sorellina. Il bimbo ha ammesso di aver trovato la chiave della cassaforte nella camera da letto dei genitori, precisando, con l’ingenuità tipica dell’età, che quella non era l’univa volta in cui ha preso di nascosto la pistola.

Ad aggravare l’intero quadro, la confessione della madre 27enne Kimberly Grayson, che ha riferito ai poliziotti dell’abilità del figlioletto nello sparare, in quanto, assieme al marito, lo avevano portato al poligono di tiro. In tutto questo contesto, c’è un altro elemento che non è passato inosservato dinnanzi agli agenti che hanno perquisito l’abitazione. All’interno della stessa, le condizioni igienico-sanitarie erano deplorevoli, con spazzatura, cibo e feci di animali sparse sui mobili, sui pavimenti e sulle lenzuola della casa.

Il capo della polizia Nate Sloan, senza volersi pronunciare sul caso, ha semplicemente dichiarato che “ogni proprietario di armi è responsabile di conservare e prendersi cura delle proprie pistole e fucili in modo appropriato. In una casa dove ci sono i bambini, le armi da fuoco dovrebbero essere tenute sempre in una cassaforte chiusa a chiave”. Un chiaro invito a chi detiene armi in casa, specie se ci sono piccoli che possono facilmente accedervi, a tenerle preservate, per scongiurare episodi del genere che sono più frequenti del previsto e che non avvengono solo in stati di indigenza come questo.