Bimbo di 5 anni trovato morto: in manette i genitori (2 / 2)

Le autorità di Chigago hanno arrestato, nel 2019, i genitori di un bimbo di soli 5 anni, con l’accusa di averlo ucciso, dopo aver ritrovato, il 24 aprile 2019, il suo corpicino in un grosso contenitore di plastica, collocato in una fossa a circa 15 km dall’abitazione in cui il piccolo viveva con loro, nel sobborgo di Crystal Lake. Il piccolo Andrew Aj Freund è stato ritrovato cadavere in una zona sperduta di Woodstock, Illinois, dopo delle incessanti ricerche. Il capo della polizia di Cristyal Lake, James Black, all’epoca dei fatti, dichiarò che i poliziotti e l’FBI avevano interrogato Joann Cunningham e Andrew Freund Sr, rispettivamente madre e padre del piccolo, durante la notte, analizzando le chat, sino a trovare prove sufficienti ad incastrarli per aver commesso il figlicidio.

Il padre della vittima, contattando il centralino del 911, disse di non aver più trovato il figlioletto a casa, dopo essere rientrato da un appuntamento medico, alle 8:30 del mattino. Dalla registrazione della chiamata al 911, si sentiva il padre del bimbo dire: “Abbiamo controllato il parco, la stazione di servizio locale, dove a volte lo portiamo a comprare dolcetti“, aggiungendo: “Non ho idea di dove potrebbe essere… Abbiamo controllato gli armadi, il seminterrato, il garage, ovunque.”  Le autorità, per una settimana, hanno perlustrato l’area, con l’ausilio di  unità cinofile e passando in rassegna i filmati dalle telecamere di sorveglianza, chiesti al vicinato, al fine di ricostruire quanto accaduto. Dal materiale di cui sono venuti in possesso, i poliziotti non hanno riscontrato tracce di un potenziale rapimento ma si sono resi conto, sin da subito, della riluttanza della madre dello scomparso a collaborare nelle indagini. 

 Le indagini, andate avanti per una settimana, hanno ricostruito quanto di orribile è accaduto al piccolo, ucciso il 15 aprile 2019 notte dai suoi genitori e ritrovato cadavere 9 giorni dopo. Il padre e la madre erano arrabbiati poiché aveva sporcato la sua biancheria intima. Lo costrinsero a fare una doccia fredda di 20 minuti, per poi mandarlo a letto nudo e bagnato. Dall’autopsia è emerso che il decesso fu causato da un trauma cranico e che il piccolo venne colpito con violenza con un oggetto contundente, probabilmente una sbarra di ferro. Quella stessa notte, la madre  cercò su internet le informazioni per effettuare un massaggio cardiaco. La scomparsa del bambino è stata denunciata tre giorni dopo,  quando il piccolo era già stato sotterrato da 3 giorni nel fossato. La madre, dichiaratasi colpevole, è stata condannata a 35 anni di reclusione.

I genitori erano già noti agli agenti, in quanto una decina di volte, avevano avuto modo di entrare nella loro abitazione, per via del loro cane,  che era fuori, senza guinzaglio, pur essendo potenzialmente pericoloso per il vicinato.  Già da allora si erano resi conto del degrado  presente nella casa,  annotando le condizioni di vita preoccupanti e squallide in cui vivevano. Nel dicembre 2018, la madre del piccolo è stata arrestata  per un incidente legato alla  violazione del codice stradale e le è stata sospesa la patente. Un ufficiale che si è occupato di redigere il rapporto sul sinistro, recatosi presso l’abitazione dove la donna viveva, si era reso conto che le condizioni di vita non erano assolutamente sostenibili, con feci di cane e urina sparse in giro per le stanze, finestre rotte, pavimenti sporchissimi e gravemente lesionati, cumuli di borse e indumenti sul tavolo della cucina e sul divano. 

Al piano superiore, quello in cui c’era la cameretta di Andrew Aj Freund  e del fratellino più piccolo, Parker, la finestra era spalancata e, nonostante tutto, l’odore di feci era irrespirabile.  In un’altra perlustrazione della casa, lo stesso ufficiale ha notato che, nonostante le temperature, i due figli della coppia erano vestiti a maniche corte. Parker, il più piccolo, aveva un grosso livido sul  fianco, al punto che l’ufficiale ha ritenuto mettere al corrente il Dipartimento per Minori e gli assistenti sociali che hanno ascoltato i due bambini, per capire se, dietro quei segni sul loro corpo, si nascondesse una storia di abusi. La donna ha sempre parlato di quel livido come arrecato dal cane, da un calcio, da una cintura.