Bimba di 9 mesi massacrata di botte, a calci e pugni, dal patrigno (2 / 2)

La storia che sto per raccontarvi, forse alcuni l’avranno già sentita, dato che, sin da quando ha iniziato a diffondersi sul web, è stata inevitabile la reazione di rabbia, sgomento, esasperazione dei lettori e degli utenti. Una bimba di soli 9 mesi, in provincia di Milano, è stata massacrata di botte, a calci e pugni, dal compagno della madre.

Il dramma si è consumato sabato pomeriggio, in un’abitazione di via Cristoforo Colombo a Casarile, nel Milanese. Stando alla ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine, la madre della bimba, si è iniziata a preoccupare in quanto non riusciva a mettersi in contatto telefonico con il compagno 28enne. Così, per mettere fine all’ansia che la stava divorando, ha chiesto alla madre di andare a controllare che fosse tutto ok.

Quando la nonna è arrivata a casa, si è trovata di fronte ad una scena a dir poco agghiacciante: la piccola, nella sua cameretta, era incosciente, con alcune ecchimosi al torace e al volto. Tempestivo è stato l’arrivo dei soccorritori, che hanno trasportato la piccolina con urgenza prima al San Matteo di Pavia e poi al Papa Giovanni Giovanni XXIII .

Le sue condizioni erano davvero terribili: una frattura dell’omero, del radio e soprattutto una frattura del cranio, con conseguente emorragia cerebrale. I medici l’hanno sottoposta a coma farmacologico, e finalmente, ieri, domenica 2 ottobre, in serata, i medici che l’hanno presa in cura hanno comunicato che la bimba non è ricoverata in terapia intensiva, non è in pericoloso di vita e che le sue condizioni sono stabili, anche se il suo quadro clinico è molto delicato.

Sabato 1 ottobre, la povera vittima è stata lasciata da sola in casa con il compagno della madre, un 28enne che, per cause in corso d’accertamento, avrebbe massacrato la piccola con pugni e calci . Nella mattinata di ieri, domenica 2 ottobre 2022, i militari del Nucleo Operativo Radiomobile del Comando Provinciale Carabinieri di Pavia, hanno fermato il 28enne con l’accusa di tentato omicidio aggravato. L’uomo è stato accompagnato in caserma a Pavia e, interrogato dal sostituto procuratore di turno, ha ammesso di aver picchiato la bambina, senza fornire le motivazioni del suo assurdo gesto.  Presto potrebbero esserci ulteriori aggiornamenti.