Bimba di 5 anni sequestrata da persone armate a Catania: ecco cosa è accaduto

Assurdo fatto di cronaca in Sicilia, una piccola bambina è stata rapita da persone sconosciute. Vediamo che cosa sta succedendo, c'è apprensione in tutta Italia.

Bimba di 5 anni sequestrata da persone armate a Catania: ecco cosa è accaduto

Episodi assurdi si verificano molto spesso in Italia. Si tratta molte volte di fatti di cronaca che sconvolgono intere comunità, si pensi ad esempio quando accade un incidente stradale oppure un omicidio. Questi episidi mettono in moto subito una complessa attività indagine da parte delle forze dell’ordine e della stessa magistratura. Per quanto riguarda gli incidenti stradali, poi, questi ultimi sono una delle prime cause di morte nel nostro Paese. 

Ma ci sono altri fatti che sconcertano anche per la dinamica in cui accadono e che provocano ansia nella popolazione. In queste ore nel nostro Paese è stata diffusa una notizia che ha lasciato una intera comunità sotto shock e adesso si sta cercando di capire che cosa possa essere successo. Anche le autorità di una cittadina italiana si sono mobilitate, vediamo che cosa sta succedendo. 

Bambina rapita

Secondo quanto riferisce la stampa locale e nazionale, una piccola bambina di quasi 5 anni, di nome Elena, nella giornata del 13 giugno è stata rapita da persona incapucciate in provincia di Catania. La stampa riferisce che la sparizione della bimba sia avvenuta nel comune di Tremestieri Etneo.

Qui la piccola si sarebbe trovata in compagnia di un famigliare, quando all’improvvviso tre uomini armati e incapucciati sono scesi da una macchina e hanno caricato sulla vettura la piccola, dilenguandosi. I genitori sono sotto shock e per tutta la notte sono stati presso la caserma dei carabinieri di Mascalucia per seguire le indagini, avviate subito dopo la sparizione. 

“Eravamo appena usciti dall’asilo, poco dopo le 15. Hanno bloccato la mia auto, erano in tre incappucciati, uno con la pistola in mano” – così ha dichiarato la mamma della piccola Elena. Nel frattempo è stato comunicato che né l’ufficio del pm né i carabinieri del comando provinciale e della Tenenza di Misterbianco “daranno al momento informazioni”. Sulle indagini vige il più stretto riserbo.

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