Battezzano il figlio, il prete a fine messa umilia i genitori (2 / 2)

Partendo col dire che il battesimo dovrebbe essere condiviso con le persone più care, un episodio, divulgato rapidamente sui social, dove tutto scorre a velocità della luce, ha suscitato un fortissimo clamore e, davvero in tanti, sono stati gli utenti che hanno commentato, senza risparmiare i toni forti, l’increscioso fatto verificatosi proprio tra le mura di una chiesa. Premettendo che il mondo è bello perché vario, c’è chi ha reputato eccessivo un gesto messo in atto dal sacerdote e chi, al contrario, lo ha reputato giusto.

Ma veniamo al punto. Un sacerdote, dopo aver compiuto il rito del battesimo, ha umiliato pubblicamente i genitori del bimbo. La loro colpa? A detta del religioso che ha officiato il battesimo, quella di aver negato alla nonna del bimbo  di partecipare alla santa messa.  I due le avrebbero espressamente proibito di mettere piede in Chiesa per partecipare a tutto il rito del suo nipotino.

In tanti si sono chiesti a cosa sia stata legata la scelta di marito e moglie di proibire tassativamente l’ingresso in chiesa della donna e anche su questo punto si è fatta, in grosso modo, chiarezza. Pare che alla base del divieto ci fossero dei diverbi passati. Insomma, litigi, discussioni, divergenze di vedute che, nonostante fossero avvenuti diverso tempo prima, non sono mai stati somatizzati, al punto da optare per questa scelta drastica che il prete non ha affatto gradito.

Ovviamente il popolo del web si è diviso. C’è chi si è messo dalla parte della nonna, dicendo che non è giusto che sia stata così barbaramente tagliata fuori da questo importante momento; c’è chi si chiede come possano due genitori arrogarsi il diritto di scegliere chi far entrare e chi meno in una chiesa e chi, al contrario, ha dato ragione alla coppia.

A questo punto, se volete, diteci la vostra. Vi è mai capitato un caso simile? Come l’avete affrontato? Mi interesserebbe capire a chi avreste dato ragione e a chi torto (a messo che per voi la linea di demarcazione tra colpevole e non ci sia).