Bambina di 17 mesi sbranata e uccisa dal cane in casa (2 / 2)

Il suo nome era Bella-Rae Birch e aveva da poco compiuto 17 mesi quando, a marzo di quest’anno, è stata aggredita da un cane, nella sua abitazione; quella in cui viveva con la sua famiglia. La terribile tragedia si è consumata a St Helen’s Merseyside, nel Regno Unito, anche se le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Stando ad una prima ricostruzione del dramma, il cane che ha aggredito a morte la piccolina, era stato acquistato dalla madre e dal padre circa una settimana prima, proprio per far felice la loro adorata figlioletta. A sbranare la bimba, uno Staffordshire Bull Terrier o un Pitbull Terrier, mentre si sta cercando di capire se tale razza sia inserita nella lista di quelle pericolose e illegali ai sensi del Dangerous Dogs Act (1991).

Bella-Rae Birch, che aveva spento la sua prima candelina ad ottobre, è stata letteralmente sbranata da quel cagnolino che aveva desiderato per così tanto tempo. Trasportata d’urgenza in ospedale, i medici hanno subito intuito la gravità della situazione. Difatti le ferite dei morsi erano talmente profonde da non lasciarle scampo. Bella è spirata in un letto del nosocomio, nonostante i medici abbiano fatto tutto il possibile per salvarla, mentre il cane è stato, in seguito, abbattuto.

Ad oggi non si sa che cosa abbia innescato l’attacco, rivelatosi fatale per Bella, mentre i genitori, devastati da un dolore così lacerante, sotto choc, rimasti orfani della loro bambina, sono costretti a darle un ultimo saluto. La comunità si è stretta attorno alla famiglia, avviando una raccolta fondi per il pagamento delle spese del funerale.

La tragedia si è consumata sotto gli occhi dei vicini che hanno fatto di tutto per aiutare i genitori di Bella. Gli stessi genitori della piccola defunta, in un appello diffuso attraverso il Mirror, chiedono che sia loro concesso del tempo e dello spazio per provare a metabolizzare la perdita della loro amata figlia, concludendo così: “Ci mancherà tristemente, ma non la dimenticheremo mai”.