Angela Celentano, nuovo colpo di scena a 26 anni dalla scomparsa (2 / 2)

Papà Catello, mamma Maria e le loro due figlie, Rossana e Naomi, sono rimasti sempre a Vico Equense, con la speranza che, dalla loro porta, possano veder arrivare la loro terzogenita. Una speranza rafforzata, oggi, dalla decisione della giudice Federica Colucci che, come in molti sapranno, ha scelto di non chiude il caso. Ma cosa sta accadendo?

La Direzione distrettuale antimafia partenopea, nel 2009, ha avviato la pista turca, che oggi prosegue grazie all’iniziativa privata di Vincenza Trentinella. La donna avrebbe rilasciato alcune dichiarazioni, dopo le confidenze raccolte di un prelato, don Augusto, a seguito delle parole pronunciate da un’altra donna, in confessionale. La Trentinella, parlando del sacerdote, ha dichiarato: “Mi disse: non posso tenermi questo peso sulla coscienza. E così dopo la sua morte decisi di andare in Turchia a verificare il suo racconto. Aveva detto la verità”.

Questo rappresenterebbe un clamoroso colpo di scena dato che, sulla base di queste ultime dichiarazioni, Angela Celentano potrebbe vivere (il condizionale è d’obbligo, sino a prova contraria) “su un piccolissimo isolotto turco che si chiama Buyukada, con un uomo che crede sia suo padre, che io ho incontrato in uno studio veterinario e che ha una cicatrice sul collo”. La testimonianza sarebbe stata riportata nel verbale e allegata alla fotografia della presunta Angela.

La giudice Federica Colucci, nel pronunciarsi su quanto sta accadendo, ha utilizzato queste parole: “È vero che Trentinella non ha titolo per opporsi all’archiviazione, ma posso farlo io”.Secondo la Trentinella, Angela, dunque, sarebbe stata rapita e vivrebbe sull’isolotto Buyukada con una persona che crede essere suo padre. La donna, recatasi in Turchia per verificare che le parole del prelato fossero vere, si sarebbe imbattuta in quest’uomo (con una cicatrice sul viso, incontrato sul posto), e avrebbe anche fornito una foto verosimilmente scattata dopo averlo incontrato in uno studio di un veterinario

Per il giudice ci sono ancora dubbi che devono essere risolti, per cui le indagini vanno necessariamente prorogate per altri sei mesi, soprattutto sul presunto padre turco di Angela, che si chiamerebbe Fahfi Bey. I magistrati italiani che si sono recati sull’isolotto, fa sapere l’Ansa, avrebbero interrogato un uomo che non sarebbe il padre presunto della Celentano, bensì il veterinario, ossia colui a cui appartiene il numero telefonico fornito da Vincenza Tretinella. L’uomo ha dichiarato di non conoscere la donna. Ascoltando la persona sbagliate, le indagini, per il giudice, non possono dirsi concluse.