Il generale Luciano Garofalo aveva annunciato, a Quarto Grado, che gli esiti del Dna sarebbero stati pronti tra lunedì 20 febbraio e la mattinata di oggi, 21 febbraio. La pista sudamericana ha tenuto col fiato sospeso milioni di telespettatori e persino mamma Maria ha sempre dichiarato, nel vedere le foto: “È mia figlia”. La famiglia Celentano, assieme al loro legale, ha indagato a fondo, sulla base della somiglianza di questa ragazza con le sorelle di Angela, e per via dell’ormai famosa voglia di caffè nello stesso punto in cui l’aveva la piccola Celentano.
Ovviamente restava solo un modo per sapere se lei fosse proprio Angela, la piccola scomparsa dal Faito nel lontano 1996: la prova suprema, quella del Dna. Sappiamo che il legale dei Celentano, Luigi Ferrandino, ha ottenuto il campione di Dna della ragazza sudamericana, raccogliendole a insaputa della giovane, forse partendo da un oggetto usato dalla stessa.
Il generale Garofano è riuscito ad analizzare il campione raccolto e ad ottenere un risultato. Purtroppo non si tratta di Angela. Questo è ciò che ha riferito Il Mattino. La ragazza attenzionata, dunque, non è la piccola Angela, scomparsa 27 anni fa I genitori della piccola scomparsa sul Faito nel 1996, assistiti dall’avvocato Luigi Ferrandino, che si erano affidati alla consulenza del generale Garofalo per la comparazione genetica, hanno chiarito che non si tratta della loro Angela.
L’avvocato Luigi Ferrandino, legale della famiglia di Angela Celentano, poco fa ha dato la comunicazione: “La comparazione tra il Dna dei signori Celentano e quello della giovane donna attenzionata purtroppo non vi è corrispondenza genetica”. Ferrandino, come noto, coordina una squadra di consulenti composta dall’avvocato Enrica Visconti, dal generale Luciano Garofano e dal social team della “Manisco World”, presieduto da Virginia Adamo.