A 17 anni resta incinta, partorisce ma poco dopo si scopre l’assurdo (2 / 2)

Andiamo ad affrontare un tema delicato, quello di una giovane studentessa italiana 17enne, che ha deciso di andare contro il parere dei suoi genitori. Rimasta incinta, ha urlato a gran voce, con le lacrime agli occhi, di volere quella bimba che portava in grembo con tutta se stessa e, con determinazione, ha portato avanti la sua idea.

Il padre e la madre l’hanno minacciata di farla finire in un centro di accoglienza ma la giovanissima futura madre che chiameremo col nome di fantasia Simona, è entrata in uno studio legale, decisa a chiedere aiuto al giudice tutelare. Al suo avvocato, che ha subito preso a cuore la sua situazione, la 17enne ha chiesto aiuto, proprio  “per non restare vittima, ancora una volta. della volontà di mamma e papà “ che l’anno precedente l’hanno costretta a dare in adozione il suo primo bambino.

Mi trascinarono in ospedale per farmi abortire, ma io scappai”, ha raccontato la 17enne al suo avvocato. La gravidanza è proseguita sino a quando, il pancione è diventato più evidente. Da allora in poi, i genitori l’hanno prima costretta a non uscire più di casa per non mostrare la gravidanza e poi l’hanno condotta con la forza fino in una casa – famiglia, situata in un’altra regione, per nascondere quella che per loro era una vergogna, ossia la gestazione della figlia minorenne. 

Simona ha partorito al nono mese, ma la sua piccola, appena venuta al mondo, le è stata strappata dalle mani, in quanto già destinata a nuovi genitori. Un vero e proprio colpo al cuore, una sofferenza immane, per chi ha portato amorevolmente in pancia la sua piccola, con tutto l’amore del mondo. L’avvocato le ha ipotizzato un ricorso al giudice tutelare per la nomina di un curatore speciale che eserciti la patria potestà, al posto dei genitori, sulla vicenda della gravidanza.

Ma poco dopo, è arrivato l’ennesimo colpo di scena, in quanto Simona ha trovato un accordo con suo padre e sua madre che hanno ammesso le loro colpe, chiedendo scusa alla figlia. “Siamo stati troppo duri con le, ora le staremo vicini. Il fidanzato? Lo abbiamo invitato a casa”, hanno dichiarato a mezzo stampa, decidendo di crescere la loro nipotina, facendo vivere Simona e la neonata nella loro casa. L’avvocato, invece, invitando alla prudenza, ha chiesto che l’accordo verbale venga messo per iscritto.