Valeria Marini svela dettagli molto intimi sul suo Eddy: “Facciamo l’amore 24 ore al giorno” (2 / 2)

Valeria ha praticamente fatto di tutto, dall’inviata di Quelli che il calcio, al Grande fratello VIP, sino alla prima edizione di Temptation Island VIP, sino a Tale e Quale Show 2022. La soubrette, nata a Roma ma trasferitasi a Cagliari, città d’origine della madre, è in un momento davvero felice sia sul fronte professionale che su quello sentimentale.

Tutto merito di Eddy Siniscalchi, imprenditore napoletano 35enne che, stando a ciò che scrive sui social, dovrebbe lavorare anche come broker finanziario. E  la differenza d’età di 15 anni non sembra affatto essere un problema per lacoppia, dato che la Marini ha sempre ritenuto l’età soltanto un numero.  Eddy la chiama “Vita mia” e di questo la showgirl, romantica per natura, è davvero lnsingata.

Facciamo l’amore dalla mattina alla sera”,  questa la confessione decisamente hot che ha fatto impazzire i fan. Insomma, intesa fortissima, confermata da ciò che avviene sotto le lenzuola. Eddy è l’inizio di una nuovo capitolo, con cui guardare avanti, senza comunque dimenticare Vittorio Cecchi Gori, il suo grande amore.

A Gori “Valeriona” è stata sempre accanto ,anche nei momenti di grandi difficoltà, durante la sua crisi finanziaria e il periodo di detenzione Gori è stato un uomo molto importante per Valeria che non gli ha mai chiuso le porte in faccia e per il quale ci sarebbe sempre, anche ora, nonostante abbia un nuovo compagno accanto.

Il 5 maggio 2013 ha sposato l’imprenditore Giovanni Cottone ma l’unione è terminata dopo poco meno di un anno. Il matrimonio è stato annullato dalla Sacra Rota perché Cottone si era già precedentemente sposato in chiesa. A riguardo Valeria ha dichiarato “Un inciampo non indifferente. Ho ottenuto l’annullamento dalla Sacra Rota. L’unica nota positiva è che al posto dei regali, avevo chiesto agli invitati delle donazioni per l’Amri, l’Associazione per le malattie reumatiche infantili del Gaslini, e la Fondazione Artemisia, che sostiene la ricerca sulle patologie della gestante e del feto. Sono stati raccolti 200 mila euro: almeno qualcosa di buono è stato fatto”.