Silvia Toffanin è ormai da anni uno dei volti più celebri e apprezzati della televisione italiana. Nota per il suo carattere piuttosto schivo e riservato, la conduttrice di Verissimo si è tenuta sempre lontana da voci di gossip o scandali di qualsiasi tipo. Insieme a Pier Silvio Berlusconi dal lontano 2001, la coppia ha dato alla luce due splendidi figli: Lorenzo Mattia e Sofia Valentina.
Di recente la nota conduttrice è tornata a far parlare di sè per lunga confessione rilasciata ai microfoni del settimanale Grazia, sbottonandosi molto sulla sua vita privata e sentimentale. A suscitare l’attenzione dei fan sono alcune dichiarazioni inedite in merito alla sua storia con Pier Silvio Berlusconi: ecco cosa ha confessato.
Una intervista a cuore aperto quella che voluto rilasciare Silvia Toffanin alla nota rivista di Silvia Grilli, dove si è raccontata a partire dalla sua infanzia. Originaria di Cartigliano, in provincia di Vicenza, la piccola Silvia cresce circondata dall’affetto dei nonni, con i quali passava molto tempo mentre i genitori erano al lavoro. Compiuti i 18 anni, la compagna di Berlusconi spicca il volo e inizia a viaggiare, muovendo i primi passi nel mondo della moda e della tv.
Quanto alla sua vita sentimentale, la Toffanin ha rivelato come, anche a causa di un padre piuttosto geloso, sia stata piuttosto piatta, sino al fatidico incontro con Pier Silvio Berlusconi. Era il lontano 2001 e tra i due le cose sono parse subito serie anche se, per essere sicura al 100%, la conduttrice di Verissimo avrebbe preferito presentare il compagno alla famiglia solo dopo un anno di relazione.
“A mio padre l’ho presentato un anno dopo. La prima cosa che ha detto a Pier Silvio? Io comunque sono dell’Inter”, questo il simpatico siparietto rivelato dalla Toffanin in merito alle presentazioni ufficiali in famiglia. Madre molto attenta e premurosa, a tratti persino pensante, come dicono i suoi stessi figli, la conduttrice avrebbe preferito crescerli in provincia e non a Milano: “Volevo dare ai miei figli il mare e un po’ dell’infanzia che ho avuto io”.