Pino Insegno, l’annuncio che sconvolge i fan del conduttore (2 / 2)

Il ritorno di Pino Insegno alla conduzione del game show preserale “Reazione a Catena” su Rai Uno, iniziato il 3 maggio, ha scatenato un acceso dibattito. Reduce dal fallimento del programma “Mercante in fiera”, l’attore e doppiatore si è trovato al centro delle polemiche circa questa seconda possibilità concessagli dalla Rai.

Le polemiche si sono accese sul web fin dalla prima puntata, dove il pubblico si è mostrato fortemente diviso. Dal punto di vista artistico, alcuni telespettatori hanno criticato Insegno per il suo stile, definendolo cafone e offensivo nei confronti dei concorrenti, mentre altri hanno apprezzato la sua ironia e sincerità, preferendolo a Marco Liorni, considerato troppo formale e distaccato.

Le divergenze di opinioni hanno evidenziato una spaccatura tra chi vedeva Insegno come una ventata di freschezza e chi lo considerava inadeguato per il ruolo. La questione ha assunto anche una dimensione politica, dato il noto legame di Insegno con il partito Fratelli d’Italia. Alcuni utenti sui social media hanno accusato la Rai di favoritismi politici, esortando al boicottaggio del programma.

Al contrario, altri hanno difeso il conduttore, affermando che la sua bravura dovrebbe essere l’unico criterio di giudizio, senza considerare le sue preferenze politiche. Nonostante le polemiche, i primi dati Auditel hanno premiato Insegno, con 3.3 milioni di telespettatori e il 24% di share, segnando un buon inizio per il programma.

Mentre i giornali di centrodestra hanno esultato per il successo, criticando gli “odiatori social”, altre testate hanno evidenziato la spaccatura politica dietro le reazioni contrastanti al ritorno di Insegno in televisione.