Mentre si sposano in terapia intensiva arriva il medico con tutto il suo staff: la loro vita viene stravolta in un attimo (2 / 2)

La storia che sto per raccontarvi è davvero toccante e ci far riflettere proprio sulla potenza dell’amore. Maurizio, un italiano 47enne, a giugno viene ricoverato per un infarto massivo del ventricolo sinistro in un ospedale della provincia di Cuneo, per poi necessitare un trasferimento d’urgenza a nel reparto di Terapia Intensiva post-cardiochirurgica, a Torino.

Purtroppo, col peggiorare del suo quadro clinico, si rende necessario un impianto di un ECMO (sistema di assistenza circolatoria meccanica) che lo stabilizza.  Grazie a quest’ultimo, i medici riescono a salvare la vita di Maurizio a cui urge un cuore nuovo, però. Per questo, l’uomo, diventato padre da pochi mesi, viene messo in lista per un trapianto in urgenza nazionale attraverso il Centro Regionale Trapianti del Piemonte, non sapendo se mai potrà ricevere il suo cuore nei tempi.

Capendo che gli resta poco da vivere, decide di coronare il suo sogno: quello di poter sposare la sua compagnia Silvia, nonostante sia intubato in ECMO e ricoverato in terapia intensiva. In un’atmosfera di gioia mista a dolore, tra palloncini, cuori rossi illuminati dal diafanoscopio, la stanza in cui Maurizio è allettato viene allestita per il lieto evento ed il matrimonio celebrato dall’Ufficiale di Stato Civile del Comune di Torino.

La sposa è davvero originale, con un bouquet “a tema”, fatto con i tappi colorati delle provette utilizzate per i prelievi di sangue ma, a quel punto, accade un miracolo, un dono di nozze che vale più del denaro, più di regali materiali. E’ il dono per eccellenza, quello di una nuova vita, con un nuovo cuore. Si, perché è stato trovato un donatore compatibile, seppur molto lontano chilometricamente, i Napoli. Ma grazie alla prontezza dell’equipe medico, il nuovo cuore, con un volo speciale, arriva a Torino, in cui è già tutto stato allestito per il trapianto, solo 12 ore dopo il matrimonio.

Un intervento durato oltre 7 ore, eseguito dal professor Massimo Boffini, con l’aiuto della dottoressa Erila Simonato e del dottor Matteo Marro, oltre al prezioso aiuto degli anestesisti. Il trapianto riesce alla perfezione, così come regolare è il decorso post operatorio, fino ad oggi, in cui, dopo essere stato estubato, sta proseguendo le cure nel reparto di degenza di cardiochirurgia. Un cuore nuovo, per l’inizio di una nuova vita insieme. Non mi resta che augurare tutta la felicità di questo mondo a questa splendida coppia, unita “nella salute e nella malattia”.