Marco Mengoni, ecco perchè non è salito sul podio (2 / 2)

Alla fine a salire sul gradino più alto del podio è stata la grande favorita della serata: la cantante svedese Loreen. Per la seconda volta nella sua carriera, dopo la vittoria in Azerbaijan nel 2014, si è aggiudicata il trionfo all’Eurovision con il suo singolo Tattoo. Seconda la finlandese Kaarija e terza l’israeliana Noa Kirel.

Grande rammarico per il nostro Marco Mengoni, che si è potuto consolare con l’importante riconoscimento del Premio degli autori. Il cantante di Ronciglione è entrato in scena sfoggiando la bandiera tricolore e quella lgbtq+, a sostegno della comunità gay. Lo scrosciante applauso iniziale aveva fatto ben sperare, purtroppo, però, qualcosa non è andato secondo i piani.

Nonostante per tutta la serata il cantante abbia ottenuto i favori della giuria, orbitando sempre tra il secondo ed il terzo posto, alla fine a tradire il cantante è stato il televoto da casa. Non appena è stato chiamato in causa il pubblico, il cantante di Ronciglione è stato scalzato dal podio dalla Finlandia.

Intervistato ai microfoni di Rai 1, Marco Mengoni si è detto comunque soddisfatto di questa esperienza internazionale: “La vittoria non è al primo posto per me. Essere nella città dei Beatles, non potevo chiedere di meglio, è un regalo dopo 13 anni di carriera incredibile”.

La vera gioia, per Mengoni, è di aver conseguito “il passaporto per fare l’artista in Europa“, infatti a breve inizierà anche il suo tour europeo: “Sono già uscite le mie date in Europa, c’è molto fermento e queste sono le vere vittorie, andare a condividere con tutti il proprio lavoro”. Nonostante il piccolo rammarico per aver mancato di un soffio un podio meritatissimo, il cantante di Ronciglione non ha perso il suo proverbiale ottimismo.