Madonna di Trevignano, svelato il trucco sulle statua (2 / 2)

Maria Giuseppa Scarpulla, diventata poi Gisella Cardia, ha anche creato un’associazione Associazione, denominata “La Madonna di Trevignano Romano ONLUS“, alla quale tutti possono iscriversi dietro pagamento di una tariffa minima di 50 euro.

In queste settimane la presunta veggente sta facendo molto parlare di sè per la scarsa attendibilità delle manifestazioni religiose delle quali sarebbe protagonista. A finire nel mirino sarebbe in particolare la questione delle presunte lacrime di sangue della Madonna di Trevignano.

Qualche settimana fa il vescovo di Civita Castellana, Marco Salvi, era intervenuto ai microfoni di Adnkronos: “Sto avviando un’indagine previa lo scopo è far piena luce sul fenomeno“. Oltre alle autorità religiose in questi giorni sono intervenuti ad esprimere un parere sul fenomeno anche gli esperti in materia.

A “Mattino Cinque News” è stato intervistato uno scultore per appurare se sia possibile far “piangere le statue” in maniera artificiosa. Secondo l’esperto ci sarebbe una tecnica molto semplice che lo permetterebbe: “Basta realizzare una micro cavità nell’occhio e inserirvi una sostanza” e poi aggiunge “Le madonnine, in genere, sono fatte di un materiale composito. In quel caso, per inserire qualcosa all’interno, basta creare un vuoto negli stampi“.

Intanto, complice anche l’enorme clamore mediatico sul caso, il prossimo 3 aprile è attesa un’enorme massa di fedeli in arrivo a Trevignano per la prossima apparizione della Madonna. Ebbene sì, perchè oltre alla lacrime, la Beata Vergine si manifesterebbe direttamente alla veggente: “La Madonna mi diceva più volte il tre e ho capito che si trattava del giorno e dell’ora“. Sta di fatto che sulla questione rimangono ancora molti punti oscuri ed il sospetto che si tratti di un’articolata operazione di marketing non è ancora stato fugato.