Dopo la decisione del Tar del Lazio che ha imposto lo sgombero del campo utilizzato per gli incontri, Gisella Cardia non è rimasta in silenzio. Con un messaggio pubblicato su Facebook, la veggente ha voluto rassicurare i suoi seguaci, affermando che continuerà a offrire il suo supporto spirituale. “Silenzio e preghiera in questo momento sono il mio grande conforto”, ha scritto, dichiarando di voler rimanere fedele al “progetto divino” che sostiene di portare avanti.
Cardia ha inoltre invitato i suoi fedeli a non perdere la speranza, continuando a pregare e a cercare il contatto spirituale. La donna, infatti, è convinta che il suo ruolo sia parte di una missione più ampia, definendo le apparizioni come un “progetto d’amore e di salvezza” per tutti. Questo messaggio ha trovato risonanza tra i suoi seguaci, molti dei quali continuano a seguire i suoi incontri di preghiera, che ora si svolgono su piattaforme online.
Nonostante il provvedimento del Tar e l’inchiesta in corso da parte della Procura di Civitavecchia per presunta truffa aggravata, Gisella non sembra voler interrompere la sua attività . L’indagine riguarda presunte irregolarità nelle donazioni ricevute dall’associazione “La Madonna di Trevignano Romano Ets”, guidata dalla Cardia e dal marito. Tuttavia, i fedeli sembrano non essere influenzati dalle accuse, interpretando le difficoltà della veggente come una prova della sua fede.
A una settimana dal prossimo incontro di preghiera previsto per il 3 novembre, la tensione è alta. Cardia ha promesso che continuerà a pregare insieme ai suoi seguaci, mantenendo la stessa convinzione nonostante le restrizioni. Il suo appello alla preghiera e al pentimento rappresenta, secondo lei, un richiamo a mantenere viva la fede in tempi difficili.
La vicenda di Gisella Cardia, quindi, resta sospesa tra fede e scetticismo, con un’eco che continua a risuonare sia tra i suoi fedeli che tra coloro che mettono in dubbio la sua sincerità .