Madonna di Trevignano, la scoperta choc poco fa (2 / 2)

Recentemente la trasmissione tv “Chi l’ha Visto?” ha trattato nuovamente l’argomento relativo alla Madonna di Trevignano. Durante la trasmissione condotta da Federica Sciarelli si è detto che il sangue fuoriuscito dalla statua sarebbe della stessa Gisella Cardia.

Lo confermerebbero degli esami effettuati dal Nucleo RIS dei Carabinieri di Padova. Ma sulla vicenda continuano a regnare anche i dubbi: c’è gente che ci crede ciecamente, mentre c’è chi pensa che sia soltanto la solita truffa ordita ai danni delle persone.

Nel corso degli anni, la Cardia, anche con l’aiuto del marito Gianni, presso la collina di via Campo delle Rose a Trevignano, ha messo su un vero e proprio “santuario” dove ogni mese si riuniscono tantissimi fedeli che attendono i messaggi che la Vergine invierebbe a Gisella.

Ma è proprio sulla costruzione del santuario che sono arrivate delle novità in questi giorni. Secondo le autorità quasi tutto sarebbe costruito in maniera abusiva, senza nessuna autorizzazione quindi. A partire dalle tettoie, fino ad altre costruzioni presenti nell’area.

 “Era un’attività assimilabile a quella agricola” – spiega a Fanpage Daniele Badaloni, direttore dell’Ente parco di Bracciano che ha sotto la sua ala quell’area sottoposta a vincolo. “Per due anni da quando è arrivata la sentenza del consiglio di Stato nel 2021 nei confronti dell’associazione Madonna di Trevignano Ets per i manufatti presenti nel terreno dei rosari non c’è stata un’immediata e aperta presa di posizione da parte delle amministrazioni preposte sia al controllo che a tutte le azioni legali per abbattimenti e ripristini dei luoghi vincolati, né si sono costituite in giudizio. L’ordinanza del Comune per imporre la rimozione degli abusi edilizi e per il ripristino dei luoghi è arrivata solo il 18 aprile, dunque tardi, molto tardi rispetto a quando il fenomeno ha cominciato a prendere piede; non dimentichiamo che questa storia parte nel 2016, siamo nel 2023″ – queste le parole di Elena Polidori, segretaria del Comitato per la Legalità.