
Il fenomeno delle apparizioni mariane costituiscono un tema di grande complessità e dibattito, poiché coinvolgono la sfera della fede, della spiritualità e della cultura in molte comunità religiose globali. Spetta naturalmente alla Chiesa Cattolica il verdetto ufficiale sulla veridicità o meno di questi fenomeni e, in merito alla veggente Gisella Cardia, sono stati fugati tutti i dubbi con il cosiddetto decreto Trevignano.
Seppur con un certo disappunto, la veggente ha accettato il responso del vescovo non presentandosi sulla collina di Trevignano, come gesto di apertura al dialogo con la Chiesa cattolica, sperando in una riconciliazione con il vescovo di Civita Castellana. Ecco il comunicato a sorpresa letto dai fedeli: “La Signora Gisella Cardia non sarà presente alla preghiera del 3 aprile 2024 per dimostrare fattivamente la sua comunione con la Chiesa cattolica. Così facendo, infatti, auspica di poter aprire un nuovo dialogo con il vescovo di Civita Castellana, monsignor Salvi”.
Incredibilmente, sono stati invece i fedeli a sfidare le istituzioni religiose ed il divieto imposto dal vescovo. Nella giornata di ieri, mercoledì 3 aprile, decine di fedeli si sono recati comunque a pregare sulla collina di Trevignano Romano, nonostante l’assenza della santona stessa.

Si sono ritrovati nel terreno di via Campo Le Rose, hanno pregato il rosario e, poco prima delle 15, l’orario presunto dell’apparizione, hanno osservato un minuto di silenzio. Dopo di che, sono andati via, esprimendo insulti ai giornalisti e disapprovando la decisione del vescovo.
C’è chi ha tuonato: “Digli al vescovo di fare le analisi che la Madonna ha pianto davanti a Barbara D’Urso“. Si fa riferimento alla celebre puntata di Pomeriggio 5 in cui la veggente fu intervistata proprio nella sua abitazione, dove una statuetta della Beata Vergine si mise a lacrimare proprio davanti all’inviata.