La moglie torna a casa ed il marito l’accoglie tutto eccitato.. (2 / 2)

La storia che sto per raccontarvi è divenuta, in men che non si dica, virale. Se volete ritagliarvi uno spazio divertente, in questa fredda giornata invernale, vi consiglio di leggerla. Parla di un marito premuroso che ha pensato bene di stupire la sua adorata mogliettina con una sorpresa, nel giorno del suo compleanno, organizzandole una festa culminata ” coi botti“, nel senso letterale del termine.

“Per pranzo avevo mangiato tre piatti di fagioli, anche se non avrei dovuto. Quella sera quando tornai a casa, mio marito mi accolse tutto allegro”. Inizia così il racconto della protagonista, cui il marito le disse: “Cara, stasera per cena c’è qualcosa di speciale!”. Mi bendò e mi portò in sala da pranzo”.

“Mi sedetti e, proprio mentre stava per togliermi la benda, suonò il telefono. Allora mio marito mi fece promettere che non mi sarei tolta la benda finché non fosse tornato e andò a rispondere. Mentre aspettavo, sentivo i fagioli che continuavano ad agitarsi. Ben presto la pressione diventò insopportabile”, prosegue il suo racconto e, fin qui c’è solo da ipotizzare che piega avrebbe potuto prendere la situazione.

“Mio marito stava ancora parlando al telefono per cui approfittai dell’occasione e ne mollai una colossale. Non solo rimbombò, ma puzzava come un camion di letame che passava davanti ad una pattumiera piena. Presi il tovagliolo e sventolai ben bene. Poi mi piegai dall’altra parte e ne mollai altre tre. La puzza era peggio del cavolo cotto. Sentivo mio marito nella stanza accanto che stava ancora parlando al telefono”. Ecco qui l’inizio di un implacabile bombardamento, innescato dai piatti di fagioli mangiati poche ore prima. Peccato che la protagonista aveva dimenticato un “piccolissimo” dettaglio, ossia il non essere da sola in stanza.

Ed ecco che il suo racconto prosegue in questo modo: “Per cui continuai a sganciare bombe atomiche per qualche minuto. Il piacere era incredibile! Sentii una espressione dei beatitudine dipingersi sul mio volto. Alla fine udii che mio marito stava salutando e dissi addio al mio momento di libertĂ . Rapidamente sventolai ancora un po’ col tovagliolo e feci una faccia serena e innocente. Mio marito rientrando si scusò per averci messo tanto a rispondere e mi chiese se avessi sbirciato sotto la benda”. Come sarĂ  andata a finire? E’ presto detto: “Dissi di no. Allora mi venne dietro e me la tolse, fu a quel punto che io vidi dodici invitati attorno al tavolo, che si tappavano il naso e cantavano “Buon compleanno a te, buon compleanno a te…”.Â