I fatti sono accaduti all’istituto Fermo Corni di Modena, una scuola professionale che fornisce alle aziende operai specializzati. Solo pochi giorni fa, tale istituto è finito tristemente sotto i riflettori per un docente che ha denunciato una pesante aggressione verbale da parte di alcuni studenti. Il professore, che è poi dovuto ricorrere alle cure ospedaliere, intervistato da Il Resto del Carlino, ha spiegato di aver sorpreso dei suoi studenti, nel cortile scolastico, con in mano quella che sembrava essere una canna.
Il professore, in quel frangente, avrebbe provato a richiamarli ma loro si sarebbero diretti verso di lui in modo aggressivo tanto che, temendo per la propria incolumità, il docente avrebbe poi iniziato a riprenderli col telefonino. A quel punto, indispettivo, il ‘branco’ lo avrebbe aggredito, facendolo finire in ospedale. Ora, proprio dallo stesso edificio scolastico, ossia dall’ istituto Fermo Corni di Modena, ci giunge un’altra sconvolgente notizia.
Una professoressa 40enne è stata accusata di aver adescato i suoi studenti, tutti minorenni, con atteggiamenti ammiccanti tra i banchi, in orario scolastico, tra una lezione ed un’altra, senza preoccuparsi di essere ripresa dagli smartphone che i suoi alunni portano in classe. La docente avrebbe permesso ai suoi allievi di farsi toccare nelle parti intime, come e dove volevano.
La professoressa, incastrata da un video, finito nella mani degli inquirenti, è stata sospesa. Stando a quanto è emerso, pare che, da diverse settimane. girava la voce di atteggiamenti inopportuni della suddetta, ma la denuncia, da parte della stessa dirigenza scolastica, è scattata sulla base di una serie di testimonianze e, dopo la presa visione del video amatoriale, registrato da uno degli studenti che erano in aula con lei.
La 40enne è stata iscritta nel registro degli indagati alla Procura della Repubblica di Modena con l’accusa di adescamento di minori, dunque su di lei pende un’accusa pesantissima. Sempre su Il Resto del Carlino è stata riportata un’altra notizia: vi è il sospetto che la docente possa aver adottato atteggiamenti dello stesso tipo anche all’esterno dell’istituto scolastico.
Si tratta di sospetti che potranno essere confermati o smentiti. Chi si sta occupando del caso, per poter arrivare alla verità, deve acquisire i dati presenti sul telefonino sia della docente che degli studenti, tutti minori di 18 anni. Secondo gli alunni, la 40enne non solo avrebbe adottato nei loro confronti comportamenti ambigui, ma avrebbe mostrato loro dei filmati hot durante le sue lezioni. La polizia, molto probabilmente, nelle prossime ore ascolterà alcuni alunni. Presto potrebbero esserci importanti aggiornamenti sul caso.