Eleonora Daniele sconvolta dal figlio di Rocco Siffredi (2 / 2)

Nella recentissima puntata di Storie Italiane la Daniele ha ospitato in studio Lorenzo Tano e Lucrezio Lando. Lorenzo come si sa è il figlio di Rocco Siffredi, il noto regista e attore di film per adulti.

Eleonora all’interno della trasmissione da lei condotta ha cercato di capire se tra loro due ci fosse del tenero. Una questione questa dibattuta anche dai principali giornali gossip che la Daniele ha voluto chiarire una volta per tutte. Il giovane Tano non si è però sbilanciato molto.

Lorenzo ha fatto capire qualcosa alla conduttrice, che è appunto rimasta senza parole dinanzi alle sue dichiarazioni. “Se sono fidanzato o no con lei? Ci stiamo arrivando. Dobbiamo ancora capirlo bene diciamo. Posso fare una confessione: stiamo bene insieme. Questo è già molto ed è anche importante” – così ha detto Lorenzo.

Sempre incuriosita Eleonora ha cercato di capire se appunto il feeling tra due persone possa o meno essere utile nel ballo. E ha risposto sempre lo stesso Lorenzo. “Se nel ballo c’è un valore aggiunto se c’è feeling? Sì e tra noi tutto è nato da lì. I primi giorni siamo andati a pranzo e abbiamo parlato molto” – così ha detto Lorenzo.

“Lei mi ha confermato che era fondamentale avere qualche tipo di confessione e poi piano piano si è sviluppato tutto e l’abbiamo avuta“ – così poi ha continuato a parlare Lorenzo. A quel punto la conduttrice è intervenuta rivolgendosi a Lucrezia.

“Lucrezia! Oddio ti prego chiarisci questa cosa perché altrimenti sembra una molestia” – così ha detto a Daniele attendendo poi la risposta. “Certamente per ballare al meglio c’è bisogno di molta sintonia e anche di feeling. Poi che due persone si trovino bene oltre la danza quello è soggettivo e dipende se succede o no. Se due ballano insieme e trasmettono emozioni è bello a prescindere. Quindi chapeau se uno trasmette comunque anche senza un legame affettivo con il suo ballerino. Noi cosa facciamo? Usciamo, andiamo fuori a mangiare e prendiamo tanti caffè“ – queste le parole di Lucrezia.