Drive In, Enrico Beruschi: il triste annuncio in diretta Tv (2 / 2)

Beruschi è stato uno dei conduttori più celebri di Mediaset. Conduceva appunto la trasmissione Drive In. Costui è stato invitato recentemente a Rai 3 per parlare proprio della sua trasmissione che ha avuto molto successo e Beruschi ha spiegato in una intervista che è stato tutto merito di Silvio Berlusconi.

“Drive In, in particolare, aveva sollevato dei timori tra i dirigenti per quel tantino di trasgressione che metteva in mostra, ma fu proprio il Cavaliere che decise di mandarlo in onda, con la sua solita lungimiranza: negli affari e nella vita” – così ha ricordato Beruschi.

Tra le battute e i tormentoni lanciati dal programma si ricordano la frase “e allooora” lanciata proprio dal conduttore Beruschi. Insomma un mondo davvero molto particolare quello di Drive In che i telespettatori ricordano ancora oggi.

E alla domanda se oggi Drive In, all’epoca dei social, possa avere ancora quel tipo di successo del passato Beruschi ha risposto “che funzionerebbe, a patto di affrontare copione e improvvisazione come facevamo noi, perché i tormentoni e le battute più azzeccate, all’inizio, nascevano per caso, poi abbiamo cominciato a provarli, senza però farne mai il perno su cui costruire la scena; faccio un esempio: per quei venti che si ricordano, ne abbiamo buttati lì 200 oppure 2000, eliminandoli se non ci convincevano, se non convincevano noi che ci confrontavamo tutti assieme” – queste le sue parole.

Per quanto riguarda la sua battuta più famosa Beruschi ha spiegato come è nata. “Il mio “e allooora” nasce a Non stop, per saltare di palo in frasca nei monologhi di cabaret, senza un nesso. Salti che il regista Enzo Trapani mi chiedeva, proprio per accorciare i monologhi” – così ha spiegato il conduttore di Drive In.

Nell’ultima parte dell’intervista poi, Enrico Beruschi ha ricordato lo scomparso Giovannino Guareschi, a cui il conduttore era molto affezionato. Beruschi ha detto di ricordare oggi ancora con molto affetto Guareschi, un vero e proprio punto fermo nella sua vita. “Guareschi è sempre nel mio cuore e vado in giro per l’Italia a portare sul palcoscenico i suoi racconti, dal Don Camillo e Peppone al Corrierino delle famiglie o allo Zibaldino…Guareschi, alla fine, è attuale come il Drive In. Tutti e due riscoperti dalla sinistra un po’ tardino, forse” – così conclude poi la sua intervista Beruschi. Durante l’intervista Beruschi ha lanciato anche un affondo alla sinistra. “Pensa che anni fa vennero a casa mia per una intervista video, tentando di farmi confermare che Drive In era all’origine del male, o giù di lì. Probabilmente era per infierire su Silvio Berlusconi, che si era messo in politica”.