Blasi-Totti. Mantenimento, liquidazione e villa: Tenetevi forte, ecco la cifra (2 / 2)

Perché 17 anni di matrimonio e 3 figli, più un matrimonio da capogiro, richiedono un minimo di accordo, non credete? Proprio perché avevano bisogno di tempo per pianificare la separazione che, secondo il Messaggero, avrebbero smorzato le voci in quel momento, per evitare di mandare in pasto al gossip la loro vita in quel delicato momento, col rischio che qualcuno ci ricamasse abbondantemente sopra.

Ora l’accordo sarebbe pronto e le carte sarebbero state firmate. Ilary, in tutto questo, ha dovuto portare avanti la conduzione dell’Isola dei Famosi, pur sapendo che tutto non sarebbe stato come prima. E chi parla di un uomo misterioso in viaggio con lei a Zanzibar, si sbaglia perché è volata assieme a sua sorella Silvia e ai suoi 3 figli. Una vip ma, in primis, una donna che vuole staccare la spina. Non vi pare? Che male c’è!

Secondo Il Messaggero, la conduttrice resterà ad abitare con i suoi 3 figli, Cristian, Chanel e Isabel, nella casa coniugale (la mega villa dell’Eur da 25 locali) e riceverà ogni mese da Francesco Totti un assegno di mantenimento a diversi zeri  Sempre secondo le indiscrezioni, l’accordo prevede inoltre che “Totti liquidi la moglie delle sue due partecipazioni societarie, entrambe al 90% (le restanti quote sono dei parenti di Ilary) nella Number Five srl e nella società sportiva Sporting Club. Per il resto i coniugi sono in separazione dei beni”. Il restante patrimonio familiare del quale fanno parte altre 5 società gestite da Francesco Totti, che operano prettamente nel campo immobiliare, come riporta Repubblica, verranno divise.

La coppia avrebbe optato per una separazione con negoziazione assistita. Si tratta di una procedura che consente di raggiungere lo status di separati in breve tempo, senza doversi scontrare in Tribunale. L’accordo viene raggiunto dai 2 coniugi che, assistiti dai rispettivi avvocati, stabiliscono l’affidamento dei figli, i termini e le cifre del mantenimento e tutte le disposizioni di carattere patrimoniale.

A quel punto, l’accordo deve solo ricevere l’autorizzazione del pubblico ministero, per poi essere comunicato dagli avvocati all’anagrafe comunale per il cambio di status. Secondo Il Messaggero, tutto quanto dovrebbe concludersi al massimo in un mese e mezzo.