A processo con 20 testimoni: "La nostra vicina fa urla invereconde mentre fa… (2 / 2)

In una tranquilla frazione del Trentino, un processo insolito tiene banco: una vicina è accusata di disturbare la quiete pubblica con rumori e comportamenti che hanno sconvolto il suo intero condominio. Il caso, che ha attirato venti testimoni, si è svolto presso il tribunale di Rovereto (Trento), coinvolgendo una serie di vicini e conoscenti chiamati a testimoniare su episodi a dir poco singolari.

L’imputata è accusata di emettere «urla invereconde» durante i suoi momenti intimi, al punto che la coppia sottostante ha presentato ben 112 registrazioni per documentare gli schiamazzi notturni. Ma non si ferma qui: si parla anche di un intenso profumo d’incenso che invade l’intero stabile, un gong che risuona nelle ore più impensabili e l’uso di occhiali spia per osservare i vicini. La situazione ha spinto i residenti a denunciare la donna, in un crescendo di accuse bizzarre e azioni inusuali.

Tra gli indagati c’è anche il marito dell’imputata, inizialmente sospettato, ma poi aggiunto solo come testimone. Gli avvocati di entrambe le parti, Nicola Canestrini per l’imputata e Paolo Chiariello con Francesco Saverio Dalba per la parte civile, hanno richiesto che tutte le persone coinvolte rimanessero anonime. Il caso, infatti, ha suscitato l’interesse di tutta la comunità locale, che osserva il procedere delle udienze con grande curiosità.

Oltre agli schiamazzi, ci sono stati anche casi di presunto “spionaggio” con occhiali smart: un piccolo logo luminoso è stato scambiato per una luce di registrazione, scatenando ulteriori sospetti. Inoltre, la stessa vicina è accusata di aver indossato volutamente zoccoli di legno rumorosi per disturbare il riposo notturno dei suoi vicini, e addirittura di aver fatto suonare un gong per ore.

Il tutto sarebbe nato da un presunto misure edilizie mancate: la creazione di una finestrella nell’appartamento dell’imputata, che avrebbe escluso l’intero palazzo dai benefici fiscali del bonus ristrutturazioni. Tra accuse e colpi di scena, il processo proseguirà con una ventina di testimonianze e potrebbe durare fino all’estate 2025.