70 anni dopo la morte del fratello scopre l’agghiacciante verità (2 / 2)

La morte del povero Karl Smith, un ragazzino conosciuto da tutti e benvoluto, sconvolge il suo villaggio, in cui si conoscevano un po’ tutti, lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia e in tutti coloro che avevano avuto modo di condividere qualche momento della loro vita con lui. La famiglia della vittima venne inondata di lettere, messaggi di cordoglio e vicinanza da parte di tutti gli abitanti. Karl aveva una sorella minore, tutt’oggi in vita, che aveva solo 7 anni quando si verificò la tragedia e non ricorda praticamente nulla di quel maledetto giorno in cui il fratello morì annegato in pochi istanti.

Ann, per sentire più vicino quel fratello di cui non ricorda nemmeno il volto, vittima di un terribile destino, dopo la morte dei suoi genitori, si è recata tante volte in visita alla tomba di Karl, notando che non era l’unica a fargli visita, a non averlo dimenticato. La donna, infatti, almeno una volta l’anno, trovava dei doni posti sulla sua tomba che lei non aveva mai messo e dato che tutti gli altri membri della sua famiglia erano deceduti, non riusciva proprio a capire chi, a distanza di così tanti anni, si potesse ricordare della morte di Karl.

Tra i doni trovati sulla tomba: una piuma di un fagiano, un fascio di mais, biglietti scritti a mano ma non firmati. Un mistero, che è rimasto tale per circa 70 anni, senza che la persona o le persone che gli avevano collocato quei toni sulla tomba di Karl si facessero in qualche modo vive . Nel tentativo disperato di riuscire a identificare chi amasse così tanto il fratello defunto, Ann ha pubblicato diversi annunci sul giornale locale, ha lasciato biglietti sulla tomba con la speranza che il diretto interessato potesse leggerli ma nulla.

Determinata a trovare quella persona che ha amato così tanto il suo adorato fratellino Karl e che si è ricordato di lui per 70 anni, con la speranza di vederci chiaro attorno a questo giallo che comunque è l’espressione di un sentimento puro, autentico, immortale, Ann, in preda alla disperazione, ha fatto un ultimo tentativo, rivolgendosi ad una giornalista, Camila Ruz. La professionista ha iniziato ad esaminare accuratamente tutti i “misteriosi” biglietti che la donna, anno dopo anno, aveva rinvenuto sulla tomba di Karl, per mettere fine ad un mistero durato 70 lunghi anni. Un’indagine a 360 gradi, quella condotta dalla Ruz che alla fine ha sortito gli effetti sperati, riuscendo a individuare il mittente di quelle missive.

Si trattava di Ronald Westborough, il miglior amico di Karl da bambino. Entrambi erano stati negli scout e la notte prima dell’annegamento, avevano persino dormito nella stessa tenda. Ronald, che oggi è un anziano nonnetto, l’aveva visto morire annegato ed era stato tra i primi a recuperare il suo cadavere. Alla fine Ann ha deciso di incontrare di persona quest’uomo, per ringraziarlo dell’amicizia sconfinata e di tutte le attenzioni riservate a Karl, in 70 lunghi anni. I due si sono stretti in un fortissimo abbraccio, davvero commovente. Ora, ditemi sinceramente: in quanti, oggi, si comporterebbero come quest’uomo?