Come si coltivano i micro ortaggi in casa?

I micro ortaggi, una fase appena successiva a quella dei germogli, tanto apprezzati per le loro proprietĂ , sono un'idea molto interessante per chi vuole scegliere una vita sana e ricca di nutrimento

Come si coltivano i micro ortaggi in casa?

Da tempo le proprietà dei germogli sono note e sono un alimento molto apprezzato da chi sceglie un approccio all’alimentazione sana e il più possibile a km 0. In questo caso il chilometro è davvero zero, perché per chi sceglie di provare i microgreen o microortaggi è sufficiente avere un minimo di spazio in casa, per esempio in terrazza o in una stanza di servizio per gustare tutti i giorni verdura fresca e ricca di vitamine.

Quali sono i micro ortaggi

Tantissimi ortaggi si possono coltivare in questa forma, ricordiamo per esempio: sedano, carote e finocchi ma anche cipolla, cavolo e persino melone, zucca e fagioli senza dimenticare i cereali e le erbe aromatiche come il basilico e il coriandolo.

Il terreno

Per coltivare i micro ortaggi, però servono alcuni piccoli accorgimenti che sono alla portata di tutti, in particolare il terreno dovrà essere a medio impasto con una buona capacità di trattenere l’acqua e ricco di sostanze nutritive, che saranno rapidamente assorbite dai micro-ortaggi.

L’importante è che il ph sia incluso tra un valore di 5,5 e 6,5 cioè leggermente acido e soprattutto non servono vasi terracotta, ma contenitori in plastica bassi al massimo 8 cm di altezza. In questo modo le radici riescono più facilmente a raggiungere l’acqua e a far produrre micro-ortaggi molto succosi. L’importante è che le vaschette siano forate sul fondo per avere un buon grado di drenaggio altrimenti si rischia di far marcire le radici.

La concimazione

Per quanto riguarda la concimazione in base all’approccio al massimo della biocompatibilità, si deve assolutamente evitare l’impiego di concimi chimici, anche perché le sostanze che vengono raccolte dai micro ortaggi finirebbero nel nostro piatto. In alcuni casi, con concentrazioni elevate possono anche essere tossiche. La scelta migliore sono il compost organico e letame maturo.

Naturalmente in questo caso servirà una zona per coltivare gli ortaggi che ci eviti di sentire il cattivo odore, anche se viste le quantità estremamente contenute di terra e le aree interessate molto piccole, il problema è del tutto secondario.

Illuminazione

Indispensabile per gli ortaggi è l’esposizione solare. Però trattandosi di un tipo di coltivazione per così dire intensiva, visto che tra semina e raccolta passano in alcuni casi soltanto una settimana, una buona soluzione è l’impiego di lampade led per coltivazione, che si trovano comunemente anche su internet e grazie alle quali si può estendere la durata della giornata vegetativa a 12-14 ore di luce.

Coltivazione e raccolto

La temperatura a cui devono crescere i germogli va da i 20 e 24 gradi cioè quella di primavera inoltrata, con una fase di germogliazione che va dai 2 ai 5 giorni. In teoria già questo punto dovrebbe fare il raccolto, se si desidera utilizzare soltanto i germogli, mentre se optiamo per micro ortaggi si può arrivare fino a una ventina di giorni in base alla tipologia di pianta.

Per decidere quando raccogliere i micro ortaggi bisogna aspettare che compaiano le prime due foglioline, con un tempo che va da 5 a 20 giorni rispetto alla germogliazione, cioè quando si aprono i cotiledoni.

Per effettuare la raccolta basta tagliare la pianticella più o meno all’altezza del terreno, con qualche millimetro di fusto fuori. A fine ciclo poi il terreno dovrà essere rimescolato in modo tale che le parti radicali rimaste sotto terra diventi loro volta compost.

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