Piccolo Mattia, la mamma del bimbo rompe il silenzio (2 / 2)

Elena Potente, 42 anni, è una donna distrutta, in quanto ha perso il suo piccolo Mattia,  il compagno 48enne Marco Antoniello e la madre Maria Grazia Suin, tutti e tre in pochi istanti, falciati dall’auto guidata dalla 32enne tedesca Angelika Hutter. E’ stata proprio Elena a rompere il silenzio, lasciandosi andare ad uno sfogo che riga di lacrime tutti coloro dall’animo sensibile, Il piccolo Mattia è divenuto troppo in fretta un angelo per un destino crudele che non gli ha lasciato scampo.

Mamma Elena ha tenuto in braccio il suo piccolo, che avrebbe spento due candeline il 16 luglio, per l’ultima volta giovedì pomeriggio, con i suoi occhietti chiusi per sempre, dopo essere stato scaraventato contro un palo, lo stesso su cui in tantissimi hanno apposto pelouche, messaggi toccanti di cordoglio, fiori, dopo aver appreso la notizia del suo improvviso e atroce decesso.

Elena, raggiunto l’ospedale, si è sentita dare la notizia che nessuno mai avrebbe voluto sentire, niente di più terribile: la madre, il compagno e il figlioletto Mattia erano deceduti. La ricostruzione dei momenti precedenti la tragedia, è un colpo al cuore. La 42enne, giovedì pomeriggio scorso, si era recata a a prendere Marco al lavoro, lei e il piccolo Mattia, in bici, fino in via Alta, dove si trova l’azienda per la quale lavorava il papà.

Una famiglia felice, anche perché in procinto di partire per qualche giorno di montagna con i nonni, all’insegna della spensieratezza, dell’aria sana. Una donna, Elena, molto legata alla sua mamma che purtroppo non c’è più. La 42enne aveva speso solo solo belle e dolcissime parole per il suo compagno, esaltando l’amore con cui si relazionava a Mattia. Questo il contenuto di una lettera redatta dalla donna per la festa del papà e rivolta al suo Marco: “Ci sono uomini con i figli “che faccio tardi che ho calcetto” e ci sono papà “che spero di tornare presto”. Ci sono uomini con i figli che “stasera c’è la partita in tivù”. E ci sono papà che “chi vuole vedere un cartone con me?”. Ci sono uomini con i figli che “finalmente il weekend e posso riposarmi”. E ci sono papà che “finalmente possiamo stare assieme”. Ci sono uomini con figli che tornano dal lavoro “che sono distrutto” e ci sono papà che “mi siete mancati””.

La lettera prosegue così: «Ci sono uomini con i figli che “basta un cognome per sentirsi padri”, e ci sono papà che si prendono cura dei propri figli anche se hanno un cognome diverso. Il mondo si divide tra quegli uomini e i papà che scelgono di far parte della vita dei propri figli». Il sogno di Elena, Marco e Mattia si è interrotto barbaramente, dal momento che lei, oggi, deve fare i conti con il decesso del suo compagno, di suoi figlio, della madre. Orfana per tre volte. Sono in tanti vicini che hanno speso delle parole per il piccolo Mattia, con il ciuccio, sula biciclettina, che cresceva a vista d’occhio. Troppo dolore, troppo.