Per moda o per passione, i tatuaggi sono uno dei trend in crescita tra giovani e meno giovani. Capita però a volta di cambiare idea: come cancellare un tatuaggio? Dove? Quali sono le tecniche migliori? Ecco quello che c’è da sapere sulle tecniche rimozione di tatuaggi.
Come rimuovere un tatuaggio appena fatto? Occorre sapere che è più semplice rimuovere un tatuaggio fatto molto tempo prima piuttosto che uno nuovo: il corpo ha infatti piano piano eliminato una parte del pigmento. I tatuaggi fatti inoltre molti anni fa sono più facili da togliere perché un tempo si utilizzava per lo più il naturale inchiostro di china mentre attualmente si usano prodotti addizionati con sostanze chimiche che rendono il colore più stabile.
È importante sapere inoltre che il risultato della rimozione dipende da alcuni fattori: il colore della pelle (più è scuro più è difficile rimuovere il tattoo); la grandezza del tatuaggio e i colori usati (blu e nero si tolgono più facilmente del verde e del giallo ad esempio).
Pratica dal costo impegnativo, la rimozione del tatuaggio è un intervento chirurgico a tutti gli effetti e, in quanto tale, è importante scegliere bene dove togliere tatuaggi affidandosi a strutture all’avanguardia con personale specializzato. È necessaria una visita preoperatoria per rilevare eventuali allergie e per decidere quante sedute occorreranno: i tempi dipendono dai fattori suddetti e possono anche prevedere incontri per diversi mesi (tra una seduta e l’altra devono infatti trascorrere circa 30 giorni). Ma come cancellare un tatuaggio? Quali sono le opzioni? In ogni caso è bene procedere alla rimozione durante la stagione invernale: la pelle trattata non deve essere infatti esposta al sole per almeno un mese dopo l’intervento e successivamente va sempre protetta con creme a protezione totale.
Tra le tecniche di rimozione dei tatuaggi c’è la dermoabrasione, un intervento chirurgico che praticamente agisce sugli strati superficiali della pelle sfregandola e levigandola. La rimozione con questa tecnica può richiedere diverse sedute e si svolge in anestesia locale. È possibile poi scegliere l’escissione, la rimozione chirurgica del tatuaggio. Indicata per tatuaggi di piccole dimensioni, si svolge anch’essa in anestesia locale: il chirurgo rimuove la pelle tatuata e poi procede a ricucire la pelle dai bordi (a volte è possibile anche trapiantare una porzione di pelle da una parte del corpo a quella interessata).
Per scegliere come cancellare un tatuaggio è necessario pertanto seguire i consigli di un esperto che saprà indicare quale delle tecniche possa essere più idonea: è bene comunque considerare che il tatuaggio potrebbe non scomparire del tutto, che potrebbero restare cicatrici o andare incontro al cosiddetto effetto ghost, una sorta di alone che può rimanere lì dove era presente il tatuaggio.
Come togliere un tatuaggio: laser
Una delle tecniche più utilizzate e comune per cancellare un tatuaggio è il laser. Anche in questo caso si tratta di un intervento chirurgico da seguire sotto controllo medico e i cui risultati dipendono dagli stessi fattori suddetti. Il laser, grazie alla sua energia di luce, bombarda i pigmenti del colore frantumandoli e questi frammenti tendono poi ad essere assorbiti dall’organismo. Le sedute sono variabili e occorre attende almeno un mese tra una e l’altra: l’intervento può causare dolore e per questo viene applicata precedentemente una crema anestetizzante e, a fine seduta, del ghiaccio.
Nelle settimane successive è possibile che la parte sia rossa e gonfia e pertanto va applicata una crema lenitiva. Come levare i tatuaggi con il laser dipende anche dal tipo di laser utilizzato. Ultimamente viene utilizzato per lo più il laser Q- Switched che agisce con impulsi di brevissima durata: in ogni caso è necessario affidarsi a personale medico che saprà indicare quale tipologia di laser è più opportuna per il caso specifico.