Sabato 29 novembre si è consumato l’ennesimo femminicidio in Italia. Nella sua abitazione di Po’ Bandino ha perso la vita Stefania Terrosi, 59 anni per mano del suo convivente, Antonio Iacobellis, ex sottufficiale dell’Aeronautica Militare, che ha aperto prima il fuoco contro la donna e, successivamente, si sarebbe tolto la vita.
Era una mattina come tante: Stefania era appena tornata da un turno di lavoro — faceva le pulizie — quando il tremendo delitto si è consumato. Nei mesi precedenti al delitto, la convivenza con Iacobellis non sarebbe stata serena: pare che Stefania avesse manifestato l’intenzione di allontanarsi, anche cercando una casa in affitto per sé.
L’indomani del delitto, la comunità di Città della Pieve si è stretta intorno al cordoglio dei familiari e amici. Domenica 30 novembre 2025 si è svolta una fiaccolata silenziosa a Po’ Bandino, con la partecipazione di cittadini, associazioni e istituzioni locali, per commemorare Stefania.

Il Comune ha inoltre deciso di porre un nastro rosso — simbolo della lotta contro il femminicidio — con il nome di Stefania su un albero in un viale della cittadina; in occasione dei funerali della donna è stato proclamato lutto cittadino.
Una storia d’amore che nel tempo aveva assunto sempre di più connotati tossici, colma di gelosie, possesso e urla. Ingredienti che possono trasformarsi ben presto in una polveriera dalle conseguenze irreparabili. Emergono intanto dettagli sempre più raccapriccianti: poco prima di commettere il delitto, Iacobellis avrebbe mandato un messaggio al figlio della donna. “Ti faccio un…”: ecco tutti i dettagli nella seconda pagina.