"La fine del mondo". 8 dicembre: ecco cosa succederà (1 / 2)

"La fine del mondo". 8 dicembre: ecco cosa succederà

Da secoli l’umanità è affascinata dall’idea della fine del mondo. Religioni, filosofie e culture popolari hanno creato scenari apocalittici che riflettono paure, speranze e inquietudini collettive. La fine dei tempi ha sempre avuto un ruolo centrale nel modo in cui le società interpretano il destino del pianeta e dell’umanità.

Oggi la riflessione sulla fine del mondo non è più solo simbolica: la scienza indica scenari concreti, come impatti asteroidali, super-eruzioni vulcaniche, cambiamenti climatici estremi o guerre nucleari. Questi eventi, seppur improbabili nel breve periodo, alimentano dibattiti sul rischio esistenziale e sulla necessità di prepararsi a emergenze globali.

Il tema apocalittico ha trovato un enorme spazio nella letteratura e nel cinema. Queste narrazioni non solo intrattengono, ma riflettono anche l’ansia collettiva per un mondo incerto, diventando una lente attraverso cui comprendere la paura della distruzione totale.

Molti filosofi e scrittori sottolineano che la fine del mondo non va intesa solo letteralmente, ma anche come metafora della trasformazione. Nell’immaginario collettivo, invece, la fine del mondo corrisponde ad un evento catastrofico che si abbatterebbe sul nostro Pianeta, facendo tabula rasa di ogni specie vivente.

Di tanto in tanto spuntano delle date fatidiche. Ricordiamo tutti quella del 21 dicembre 2012, la famosa profezia dei Maya che si rivelò l’ennesimo buco nell’acqua. Ora, però, ne spunta un’altra: sempre a dicembre, ma giorno 8. Manca una settimana alla fine di tutto? Scopriamo l’ultima profezia nella seconda pagina.