Peppe Vessicchio, l’allarme di Pregliasco: "Polmonite interstiziale, a cosa dovete fare attenzione.. (1 / 2)

Peppe Vessicchio, l’allarme di Pregliasco: "Polmonite interstiziale, a cosa dovete fare attenzione..

Il mondo della musica italiana ha perso oggi un protagonista assoluto: il maestro Peppe Vessicchio si è spento all’età di 69 anni presso l’ospedale A.O. San Camillo – Forlanini di Roma, dopo un improvviso aggravamento dovuto a una polmonite interstiziale. La notizia è stata confermata dalla struttura sanitaria, che ha specificato come la malattia abbia avuto un decorso rapidissimo, senza dare reali margini di intervento.

Vessicchio era nato a Napoli il 17 marzo 1956, e sin da giovane aveva manifestato un talento musicale inconfondibile. La sua carriera lo ha portato a collaborare con artisti del calibro di Gino Paoli, Edoardo Bennato e Peppino di Capri, firmando brani diventati un pezzo della memoria collettiva come “Ti lascio una canzone” e “Cosa farò da grande”.

Il suo volto era diventato familiare grazie alla lunga presenza al Festival di Sanremo: una delle sue “bacchette” più memorabili per il pubblico della musica italiana. Si sono svolti a Roma, nella chiesa dei Santi Angeli Custodi, i funerali di Peppe Vessicchio, il celebre direttore d’orchestra e musicista che per decenni ha accompagnato le più grandi voci della musica italiana.

Alla cerimonia, celebrata in forma privata ma con grande partecipazione emotiva, hanno preso parte familiari, amici e numerosi colleghi del mondo della musica e della televisione. Presenti tra gli altri Amadeus, Maria De Filippi, Fiorello e diversi artisti che con lui avevano condiviso il palco del Festival di Sanremo. All’esterno della chiesa, decine di fan hanno voluto rendere omaggio al maestro con fiori, applausi e messaggi di gratitudine.

Come detto, Vessicchio si è spento a causa di una polmonite interstiziale che si è aggravata improvvisamente. A fare il punto su questa patologia, tipica della stagione influenzale, è intervenuto il noto virologo Fabrizio Pregliasco. Le sue parole suonano come un allarme: “Massima attenzione…”. Ecco tutti i dettagli nella seconda pagina.