Il caso di Paolo Mendico, il 15enne trovato senza vita nella sua stanza, nella notte che poi lo avrebbe portato al suo primo giorno del nuovo anno scolastico, continua a scuotere la pubblica opinione. Il ragazzino si sarebbe tolto la vita in quanto bullizzato dai suoi compagni di classe e il racconto che i genitori hanno fatto alla stampa, ripercorre quello che il figlio avrebbe subito.
Le indagini proseguono a ritmo serrato e, aperte inizialmente dalla procura di Cassino, sono passate a quella dei minorenni di Roma. L’ipotesi è quella di istigazione al gesto estremo contro ignoti.
Sono stati giorni frenetici, in cui gli inquirenti hanno, giustamente, ascoltato le persone più strette che ruotavano attorno al povero Paolo, in primis i genitori, le due sorelle, il fratello maggiore.
Come già abbondantemente reso noto dalla stampa, i familiari hanno raccontato anni di soprusi: insulti, minacce, prese in giro legate all’aspetto fisico e perfino atteggiamenti discriminatori da parte di alcuni insegnanti. Testimonianze e parole forti, quelle che la famiglia ha consegnato ai giornalisti che stanno seguendo tutti gli sviluppi del caso, parole che ci invitano, tutti, ad una doverosa riflessione su un fenomeno sempre più dilagante.
Ai funerali di Paolo Mendico ci sono state risate e non solo ma si parla anche di 4 compagni di classe finiti in procura. Cosa sta succedendo? Vediamolo insieme, nella pagina successiva del nostro articolo.
Secondo quanto riportato da Repubblica, i genitori hanno consegnato ai carabinieri i nomi di...