Una telefonata carica di angoscia, arrivata in piena notte. Una madre che corre, spinta da un presentimento troppo forte per essere ignorato. E una porta che si apre su una scena impensabile, che segnerà per sempre la vita di chi l’ha vissuta.
Una vicenda dai contorni inquietanti, fatta di silenzi, paure e segnali ignorati, che oggi emerge grazie alle parole di chi, con coraggio, ha deciso di raccontare tutto. Al centro della storia, una giovanissima ragazza di 17 anni, un legame sentimentale e un ambiente familiare che avrebbe dovuto rappresentare un rifugio, e che invece si è rivelato qualcosa di molto diverso.
I dettagli sono finiti in un’aula di tribunale, dove si sta cercando di ricostruire quanto accaduto quella sera e nei mesi precedenti. I protagonisti, loro malgrado, sono diventati simboli di una vicenda più grande, che tocca temi profondi come la violenza, il controllo e il diritto alla libertà personale.

Quello che è emerso finora fa riflettere. Ma per capire davvero cosa sia accaduto quella notte – e soprattutto chi abbia fatto cosa – bisognerà andare oltre le apparenze. E lasciar parlare chi, per troppo tempo, è rimasto in silenzio.
Una relazione tossica che stava degenerando sempre di più. Un vero e proprio incubo per questa 17enne, divenuta sempre più succube del suo aguzzino. In quest’ultima occasione, a scatenare il raptus, le sue aspirazioni lavorative. “Fai figli…”: scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.