“Ho fatto un macello”. Queste sono state le parole che il 19enne Salvatore Calvaruso ha pronunciato all’amico che gli aveva prestato il motorino, subito dopo il triplice delitto, consumatosi nella notte tra sabato e domenica, a Monreale, a pochi passi dal duomo. Avrebbe prima ammesso di aver emesso fuoco, per poi fare scena muta in corso d’interrogatorio.
Calvaruso ha dunque prima confessato e poi osservato il silenzio. E pensare che il bilancio, di suo pesantissimo, della mattanza, poteva avere conseguenze ben peggiori, dato che quanto la rissa, degenerata in mattanza, ha preso il via, c’erano circa 100 persone e i colpi venivano emessi ad altezza d’uomo.
La descrizione dei testimoni oculari è davvero agghiacciante, in quanto chi ha assistito alla straziante scena riferisce di corpi ancora per terra mentre chi ha commesso la strage continuava a colpire, facendo il giro della piazza per andarsene via.
Gli inquirenti proseguono a ritmo serrato le indagini, volte a far luce sull’accaduto ma preme trovare i complici del 19enne, ossia chi, con lui, ha colpito i tre poveri ragazzi che, alla fine, non ce l’hanno fatta, generando una vera e propria mattanza che oggi, occupa le pagine di cronaca nazionali, che stanno seguendo gli sviluppi.
Salvatore Calvaruso è stato aiutato, nella commissione del triplice delitto di Monreale ma da chi ? Ve lo riveliamo nella pagina successiva del nostro articolo, dato che chi era con lui quella sera è stato incastrato dai video e dai testimoni .