I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica situata a ovest di Napoli, nota per la sua intensa attività geotermica e per la presenza di crateri, fumarole e sorgenti termali. Il termine “Campi Flegrei” deriva dal greco phlegra (“bruciare”), un riferimento alla natura infuocata di questa regione.
Questo territorio è anche un esempio di caldera, una grande depressione formata dall’implosione di un vulcano dopo un’eruzione esplosiva. La caldera dei Campi Flegrei è una delle più grandi d’Europa e si estende per circa 12 km, comprendendo località come Pozzuoli, Bacoli, Quarto e il Lago d’Averno.
Un fenomeno particolarmente significativo che interessa i Campi Flegrei è il bradisismo, un fenomeno di sollevamento e abbassamento del suolo che avviene in modo ciclico. Questo fenomeno è dovuto alla risalita e discesa di magma sotto la superficie terrestre, che provoca un aumento o una diminuzione del volume della caldera.
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Il bradisismo nei Campi Flegrei si è verificato in diverse occasioni nel corso dei secoli, e sebbene non sia un evento costante, il suo impatto sulla vita quotidiana delle persone che abitano in questa zona è stato significativo, con danni alle infrastrutture e ai terreni agricoli. Uno degli eventi più rilevanti risale agli anni ’60 e ’70, quando si registrò un sollevamento del suolo di circa 3 metri in alcune aree di Pozzuoli, costringendo alla evacuazione di numerose famiglie.
In queste settimane, il fenomeno del bradisismo è tornato ad interessare l’area dei Campi Flegrei, in particolare Pozzuoli, punto centrale della caldera. Uno studio americano ha proposto una soluzione innovativa per risolvere questo preoccupante fenomeno. “Prosciugare i pozzi…”: scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.
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