Neonata sbranata ad Acerra: l’autopsia chiarisce il mistero (1 / 2)

Neonata sbranata ad Acerra: l’autopsia chiarisce il mistero

Il decesso della piccola  Giulia, la bimba di nove mesi  sbranata dal pitbull di famiglia, nella notte tra sabato e domenica ad Acerra,  ha scosso fortemente l’Italia e, di ora in ora, l’intricato puzzle che ruota attorno alla sua scomparsa, si sta ricostruendo, per far luce su quanto accaduto alla  bambina. 

Inizialmente, il padre, Vincenzo Loffredo, che era in casa  con lei e stava dormendo, aveva raccontato  un’altra versione, quella di un  randagio che ha colpito la figlioletta, senza che lui se ne  accorgesse, mentre poco dopo ha  parlato  del pitbull Tyson, di cui è proprietario, come responsabile dell’accaduto.

L’appartamento popolare in cui  vive è stato posto sotto sequestro per permetterre alle forze dell’ordine di effettuare gli opportuni rilievi utili a definire la straziante vicenda che ha portato al trapasso della bimba,  mentre sul corpicino della povera creatura è stato eseguito l’esame autoptico. 

Dal momento che la piccola è deceduta, nonostante la disperata corsa all’ospedale Villa dei Fiori, la salma della piccola Giulia ha molto da dire , è come se sviscerasse quanto le è accaduto, negli istanti precedenti al trapasso. 

L’autopsia ha chiarito il mistero che ruota attorno al decesso della piccola Giulia, sbranata ad Acerra. Vediamo insieme cosa è emerso, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che il caso continua a generare fortissimo clamore, scuotendo gli italiani nel profondo.