Il tennista italiano Jannik Sinner sta vivendo una stagione incredibile, che difficilmente dimenticherà. Quest’anno è entrato nella storia del tennis italiano, divenendo il primo tennista a raggiungere il gradino più alto della classifica ATP. La vittoria dei due Grandi Slam, a gennaio l’Australian Open e lo scorso mese lo Us Open, lo hanno consacrato definitamente nell’Olimpo dei tennisti più forti della storia italiana.
Di origini altoatesine, Sinner si è fatto notare sin da ragazzino per il suo precoce talento e il rapido percorso di crescita nel circuito professionistico. Sinner ha iniziato la sua carriera da sciatore, ma all’età di 13 anni ha deciso di dedicarsi completamente al tennis, trasferendosi a Bordighera per allenarsi sotto la guida dell’ex giocatore e allenatore Riccardo Piatti.
Da allora, la sua ascesa è stata inarrestabile, diventando uno dei giocatori più giovani ad entrare nella top 10 del ranking mondiale ATP. Il gioco di Jannik è caratterizzato da un servizio potente e da colpi di fondo campo molto solidi, che gli permettono di controllare lo scambio e dettare il ritmo della partita. La sua calma e maturità in campo, nonostante la giovane età, lo hanno reso particolarmente temibile, soprattutto nei momenti decisivi delle partite.
Tuttavia, il 2024 è stato anche un anno per certi versi difficile soprattutto a causa dell’annosa vicenda dei controlli antidoping della scorsa primavera. In quell’occasione Sinner risultò positivo per due volte consegutive al Clostebol (uno steroide anabolizzande ufficialmente vietato), seppur in quantità infinitesimali.
Lo scorso luglio era arrivata la sentenza del tribunale sportivo, che aveva assolto il campione altoatesino. Una decisione che aveva subito fatto storcere il naso a molti colleghi, i quali avevano evidenziato la disparità di trattamento rispetto ad altri casi simili. E’ proprio di questi minuti un clamoroso aggiornamento sul caso: la Wada ha deciso a sorpresa di fare ricorso. Cosa rischia Sinner? Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.