La storia della piccola Agnese, deceduta dopo essere stata dimenticata in auto per 5 ore, nel parcheggio della ditta in cui il padre lavora, ha paralizzato l’Italia intera e il dolcissimo volto di questo stupendo angelo è entrato nel cuore di tutti noi, che ci siamo immedesimati nello strazio dei suoi genitori.
Marcon è una comunità in lutto, strettasi attorno a mamma Gloria, papà Sirio, e alla sorellina maggiore, in queste ore così buie, quelle dell’addio terreno. La sofferenza si fa collettiva, ci si immedesima nello strazio di chi è alle prese con la peggiore delle sofferenze che la vita possa mai dare.
Papà Sirio, al momento indagato per omicidio colposo, si è recato a lavoro, dimenticandosi della presenza della figlioletta di solo 1 anno, sul sedile posteriore. La vettura, sotto al sole cocente di questi giorni, è diventate una trappola di lamiere incandescenti che non hanno lasciato scampo alcuno ad Agnese.
Quando i colleghi dell’uomo si sono accorti della presenza della neonata, lanciando l’allarme, i soccorritori, giunti sul posto, hanno tentato il tutto e per tutto per salvarla ma non c’è stato nulla da fare.
Dopo quanto accaduto alla piccola Agnese, gli psicologi hanno rotto il silenzio, dicendo di chi è la colpa. Vediamo insieme cosa hanno dichiarato nella seconda pagina del nostro articolo, dato che in queste ore così concitate, hanno espresso il loro punto di vista, basato su studi, statistiche e dati alla mano.