Per sindrome si intende un insieme di sintomi e segni e la parola può, di suo, incutere un certo allarmismo, specie se non si è nel settore e non si hanno corrette informazioni a riguardo. Basta davvero pochissimo per far innescare il panico e, proprio per evitare che ciò avvenga, è doveroso seguire i consigli degli esperti.
Studi e dati statistici alla mano, sono loro che ci spiegano a cosa prestare attenzione, quali sono i sintomi d’esordio e i comportamenti da mettere in atto per evitare che la situazione possa degenerare.
Di tanto in tanto, si assiste ad un incremento dei casi di una determinata sindrome, proprio come quella di cui vi parleremo, con un boom di richieste d’intervento ma anche forum intasati, a caccia di corrette informazioni su come fronteggiare la patologia, scongiurando un suo peggioramento.
Ricordando doverosamente che non bisogna mai improvvisarsi medici, è consigliato affidarsi unicamente a chi, di sindrome, se ne intende. In questo articolo parleremo di come riconoscere la cosiddetta Sindrome Smith Magenis, che, sulla base delle informazioni consultabili sui siti scientifici, è legata alla perdita di funzione del gene RAI1, localizzato sul cromosoma 17, che tra le diverse funzioni ha anche quello di regolare l’orologio biologico, in particolare il ritmo sonno/veglia, connesso alla produzione della melatonina.
Quali sono i sintomi della Sindrome Smith Magenis? Non ci resta che scoprirli insieme, in dettaglio, nella seconda pagina del nostro articolo, in modo da non tralasciarli, correndo subito ai ripari.