Napoli, una delle città più grandi d’Italia. Un’area metropolitana da oltre un milione di persone. Un’area che per la maggior parte si estende alle pendici del Vesuvio, uno dei vulcani più attivi d’Italia e uno dei più pericolosi al mondo.
A differenza di vulcani come l’Etna, che stupisce spesso con le sue colate di lava che scorrono sui fianchi del vulcano, il Vesuvio è un vulcano di tipo esplosivo. La sua caldera è infatti come un tappo pronto a saltare in aria non appena il magma raggiunge la bocca della montagna.
Il Vesuvio si è reso protagonista di uno dei grandi eventi dell’antichità , appunto la scomparsa di Pompei ed Ercolano in epoca romana. Nel 79 d.C. il monte Vesuvio, così come lo chiamavano i romani, eruttò improvvisamente seppellendo con ceneri, lapilli e colate piroclastiche la cittadina campana.
Oggi l’antica Pompei si può ammirare con scavi archeologici che costituiscono uno spettacolo unico al mondo. Oggi la situazione è molto diversa, il vulcano sembra quiescente e dopo l’eruzione del 1944 da allora pare non vi sia stata più alcuna attività . Appunto pare, perché il Vesuvio è uno dei vulcani più attivi al mondo.
L’area attorno al vulcano è oggi abitata appunto da moltissime persone, alcuni paesini si trovano proprio sotto al vulcano. Ma che cosa accadrebbe se il Vesuvio dovesse, prima o poi, eruttare.
Nella prossima pagina andremo a vedere tutti i dettagli di questa situazione, che provocherĂ sicuramente tantissima apprensione tra la popolazione.