Tutti gli italiani conoscono perfettamente la storia dei fratellini Ciccio e Tore. Per ricostruirla, occorre andare a ritroso nel tempo, esattamente al 25 febbraio 2008, quando i vigili del fuoco trovarono, per caso, i loro corpi,
La macabra scoperta dei cadaveri è avvenuta due anni dopo dalla loro scomparsa, ossia da quel maledetto 5 giugno 2006, giorno in cui Francesco e Salvatore Pappalardi, tredici e undici anni, sono usciti a giocare poco prima del tramonto.
Di loro non si è saputo più nulla fino al ritrovamento, 500 giorni dopo la data in cui si sono perse le loro tracce, nella cisterna del vecchio casolare nobiliare, la cosiddetta “casa delle cento stanze”.
Parliamo di un casolare abbandonato, nel centro storico di Gravina di Puglia, ch racconta di un passato aristocratico. I resti di Ciccio e Tore sono stati scoperti per caso e la maglietta arancione, così come i pantaloni bianchi, indossati dai piccoli al momento della scomparsa, hanno cancellato ogni dubbio.
Si trattava proprio di loro due. Eppure, a distanza di tanti anni, c’è chi chiede a gran voce la riapertura delle indagini, dato che la tragedia di questi due fratellini potrebbe sottendere ben altro.