Cinquantotto anni compiuti il 9 luglio, cremonese, con una passione innata per il calcio, iniziata sin da quand’era bambino, con i primi calci all’oratorio di Cristo Re, al villaggio Po di Cremona.
Poi le giovanili del Pizzighettone, la Primavera della Cremonese, sino al suo esordio, a livello professionistico, nel ruolo di attaccante, nel lontano 1980. Gianluca Vialli ha giocato nelle fila di Cremonese, Sampdoria e Juventus, sino al trasferimento in Inghilterra per giocare con il Chelsea, di cui è stato allenatore.
Un giocatore eccellente, Vialli, uno dei pochissimi calciatori italiani che hanno vinto tutte le tre principali competizioni UEFA per club e l’unico che le ha vinte con tre squadre differenti.
Dal novembre 2019 è entrato nei ranghi della FIGC come capo delegazione della Nazionale italiana, mentre l’anno scorso è diventato campione d’Europa, facendo parte dello staff del suo amico fraterno Roberto Mancini.
Una vita spesa per il calcio, sino a quando è arrivato un annuncio che ha gettato nello sconforto più totale tutti i suo tifosi e fan. Nel 2017, il mondo del calcio rimase raggelato quando, allora, Vialli annunciò la sua battaglia contro “un compagno di viaggio indesiderato”, un tumore al pancreas davvero rognoso che, proprio come il grande Sinisa Mihajlovic sta facendo preoccupare tantissimo tutti i tifosi, gli appassionati del mondo del calcio e chi ha a cuore la sua salute. Le notizie che continuano ad arrivare sono davvero preoccupanti.