Definiamo il momento del parto come l’appuntamento al buio con l’amore della nostra vita. In effetti, dopo mesi e mesi di attesa, quando il miracolo della vita si compie, l’emozione non ha voce.
Si cerca di ammortizzare il tempo come si può, con i primi acquisti, i primi giochi, il corredino, la stanza dipinta solitamente di rosa o d’azzurro, per accogliere al meglio il nascituro.
Si inganna l’attesa con ogni mezzo possibile e la tecnologia viene in soccorso, con i misuratori del battito del cuoricino del piccolo in grembo, con le ecografie in 4D, sempre più doviziose di particolari.
Intanto, la futura mamma si osserva allo specchio e vede la trasformazione del suo corpo, in particolare della sua pancia, per far sempre più spazio alla sua dolce creatura.
Un vero miracolo, quello della vita! Purtroppo ci sono storie in cui, proprio al termine del parto, nulla è andato come previsto. Sono storie che ci fanno venire la pelle d’oca, proprio come quella che sto per raccontarvi.