Un argomento decisamente complesso, quello delle pensioni; tra i tanti scottanti che il governo Meloni si trova a dover fronteggiare. Di certo non è una passeggiata risolvere problemi che si protraggono da anni.
Sin dalle prime battute, il nuovo esecutivo, oltre alla rognosa questione del reddito di cittadinanza, si è trovato a fare i conti con il problema pensionistico. Sono in tanti coloro che attendono con trepidazione, dopo una vita spesa a far sacrifici, di potersi godere il meritato riposo, dedicandosi agli affetti più cari, quelli che sono stati trascurati per via del lavoro.
Non è assolutamente semplice affrontare questa tematica, in quanto sin dalla legge Fornero, ossia dal 2011, i requisiti per potersene andare in pensione sono diventati sempre più complessi.
L’età anagrafica è salita fino ad arrivare ai 67 anni di oggi, mentre i contributi da versare per la pensione, senza essere legati ad una determinata età, sono arrivati a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi per le donne .
Se la legge Fornero resta pienamente attiva per la generalità dei lavoratori, ci sono alcune deroghe che consentono un pensionamento anticipato , e anche di molto. Vediamo, in dettaglio chi riguardano.