Ci sono storie davvero sconcertanti; storie che farebbero venire la pelle d’oca a molta gente, anche se, ormai, nulla ci stupisce più di tanto dato che la crudeltà umana e l’assenza di rispetto sono all’ordine del giorno.
Tra simili ci si dovrebbe aiutare, sostenere, rispettare ma questi sono concetti che o si hanno o no. Chi ne paga le spese è chi si trova al cospetto di questi individui senza un briciolo di cuore.
E’ questione di sensibilità, di delicatezza, nel modo di porsi, specie in chi è in una condizione di evidente fragilità. Ma anche questa, purtroppo, è cosa nota. Sono i fragili le vittime predilette di chi non sa come spendere il proprio tempo, se non umiliando.
Si può essere fragili in quanto piccoli, affetti da disabilità fisiche e psichiche, anziani, ma nessuno può e deve arrogarsi il diritto di calpestare questa gente sistematicamente.
Quanto sto per raccontarvi è il drammatico episodio che ha visto protagonista un ragazzo 22enne del Sud Italia. Vediamo cosa gli è accaduto.