C’è chi, nella scelta del proprio partner, punta unicamente sull’estetica e chi, invece, da importanza all’interiorità. Diciamo che un giusto equilibrio tra le due componenti sarebbe preferibile, in quanto il detto “anche l’occhio vuole la sua parte” è, pur sempre, veritiero.
Questo è un mio modestissimo pensiero, condivisibile o meno, in quanto ognuno di noi è libero di scegliere ciò che lo rende felice. C’è chi dell’estetica non se ne importa proprio nulla e i commenti, intrisi di cattiveria, non tardano ad arrivare.
Ormai che la nostra società sia spietata, lo abbiamo capito da un pezzo. Se non ci sconvolgiamo dinnanzi ad una modella, dal fisico statuario, che sta insieme ad un uomo che gli potrebbe esser nonno, rimaniamo sotto choc nel vedere una bella donna accanto ad un uomo dall’aspetto non piacevole.
I sorrisini, carichi di cattiverie, gli squadri per nulla indiscreti, i rumors attorno alla bizzarra coppia, prendono il sopravvento ed il chiacchiericcio diventa implacabile.
C’è chi, con estrema maturità, di tutto questo de n’è fregata, seguendo unicamente il suo cuore. La storia che vi sto per raccontare è un esempio lampante di come due persone, esteticamente contrapposte, riescano ad essere unite in nome dell’amore.