Non c’è mai limite alla crudeltà umana, poco ma sicuro. Ormai si tende a far guerra per ogni cosa, anche quando non ce n’è bisogno e le buone maniere sembrano essere dimenticate.
Premettendo che gli scandali ecclesiastici, finora spesso taciuti, lentamente stanno venendo fuori, va precisat che ci sono tanti parroci di buon cuore che, con vocazione, decidono di intraprendere il loro percorso al servizio del bisognosi.
Un compito non certo facile, il loro, che devono cercare di diffondere concetti come pace, perdono, dialogo, ascolto, generosità, altruismo. Sono tutti concetti semplici a dirsi ma che, in pochi, mettono in pratica.
In un mondo sempre più flagellato dal materialismo, dall’individualismo, mettersi al servizio degli altri equivale, spesse volte, a incassare, da sopra, tanta sofferenza fisica e verbale.
Non sempre chi dona disinteressatamente, riceve in cambio, quanto meno, il rispetto; quello che non dovrebbe mai mancare, in nessun ambito. Quanto accaduto nel 2020 in Italia è indice che c’è tutto un modo da rivedere .