Sin dallo stesso del conflitto tra Russia e Ucraina, gli occhi sono sempre stati puntati su Vladimir Putin, l’uomo che, il 24 febbraio, ha invaso l’Ucraina, seminando terrore, morte, distruzione.
Le atrocità non accennano a diminuire, nonostante lo scorrere dei mesi e la crisi umanitaria ed economica sta toccando tutto il mondo, che deve fare i conti con il caro vita, ed è sempre più in ginocchio.
Putin, purtroppo, non ha bisogno di presentazioni. Sappiamo che è di origini modeste, che è nato nel 1952 e cresciuto nell’allora Leningrado in una kommunalka, e che è il figlio di un’operaia e di un sommergibilista della marina militare arruolato in un gruppo di sabotatori.
Vivendo per strada, ha appreso un motto: “Se la rissa è inevitabile, colpisci per primo”. Per il resto, quel che di lui ci è dato sapere è che è sempre stato appassionato di sport, judoka di livello, e che si è laureato in legge a San Pietroburgo.
Divenuto ad interim capo dello Stato dopo le dimissioni a sorpresa di Eltsin nella notte di Capodanno, ha dovuto fare i conti con una sconvolgente notizia che, non appena è stata annunciata, lo ha letteralmente lasciato senza parole il Cremlino. Vediamo cosa sta accadendo.