La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio, troppo gravi le accuse che pendono sul suo capo. Il medico barese dovrà fare i conti con l’accusa di gravi reati ai danni delle malcapitate pazienti, alle quali proponeva un iter diagnostico decisamente ‘poco ortodosso’. Il suo caso aveva già attirato l’attenzione dei media con un servizio molto eclatante andato in onda alle Iene nel corso della passata stagione.
Effettivamente, anche grazie al contributo prezioso della nota trasmissione, molte donne si sono fatte avanti a denunciare i gravi abusi presumibilmente subiti dal fantomatico medico. Dopo le indagini della Procura, il 69enne è finito poi in manette lo scorso 30 novembre 2021, mentre è prevista per il prossimo gennaio terrà l‘udienza preliminare che lo riguarda: ecco da quali accuse dovrà difendersi.
L’accaduto
Giovanni Miniello è un ginecologo barese di fama internazionale, Consulente Internazionale per le Nazioni Unite e Visiting Professor in diverse università estere, sul cui capo pendono le gravi accuse di violenza sessuale e lesioni personali a danno di una ventina di pazienti. Secondo le indagini della Procura, che ne ha chiesto il rinvio a giudizio, il ginecologo costringeva le donne a subire atti sessuali, facendo loro credere che si trattasse del normale iter diagnostico.
Da quanto si legge nel resoconto degli inquirenti, l’indagato avrebbe raggirato le sue pazienti facendo le va sulla sua autorevolezza: “Le pratiche di guarigione prospettate potevano non essere percepite nell’immediato come molestie sessuali perché lui era un autorevole sanitario e le definiva di carattere terapeutico“.
Le malcapitate pazienti, molte delle quali si costituiranno parte civile nel processo, accettavano in alcuni casi le molestie del medico, convinte di poter così dal papilloma virus o di prevenire addirittura i tumori al collo dell’utero. Come scrivono i pm, nei casi più gravi, invece, il ginecologo barese si sarebbe persino spinto a minacciarle subdolamente, facendo loro credere di essere “in pericolo di vita in caso di rifiuto”. L’udienza preliminare inizierà il 19 gennaio 2023; si attendono ulteriori aggiornamenti in merito a questa turpe vicenda.